STAGIONE 2009/10

CAMPIONATO GIOVANISSIMI REGIONALI 1995 - GIRONE D


8ª giornata
1-0 VAIRA -
FORMAZIONE (4-4-2): Mascambruno; Morganti (Torre), Corrieri, Palagi, Picanza; Zullo, Gemini (Berti), Salvini, Mazzinghi (Di Graddia); Nannipieri (Sannino), Ferrara (Zoncu).
Battuta d'arresto del Banditella che perde a Forcoli e interrompe una striscia positiva che durava da quattro giornate.
Partita scialba, disputata su un campo in pessime condizioni, in una grigia giornata tipicamente autunnale.
Squadre con poche idee e gioco stagnante a centrocampo, con poche iniziative dall'una e dall'altra parte, e confronto sviluppato sul piano prevalentemente fisico piuttosto che su quello tecnico-tattico.
In un quadro come questo, equilibrato ma dai contenuti spettacolari piuttosto limitati, è normale che a decidere siano stati gli episodi (pochi a dir la verità) che hanno ravvivato l'incontro. In questi il Forcoli è stato più abile e più fortunato, come risulta dalle scarne note di cronaca.
Nel primo tempo si registrano solo: al 13' un calcio di punizione dei padroni di casa parato con sicurezza da Mascambruno, e al 35' un'occasione per gli ospiti con Nannipieri, il cui tiro prende uno strano effetto e costringe il portiere avversario ad un intervento in due tempi.
Nel secondo tempo il Forcoli marca una certa supremazia territoriale, ma la solidità difensiva del Banditella concede solo poche conclusioni fiacche o comunque fuori bersaglio.
Poi, negli ultimi dieci minuti, gli episodi decisivi.
Al 26' i forcolesi battono una punizione dal lato corto dell'area di rigore, palla sul secondo palo dove si avventa Vaira che insacca imparabilmente (1-0).
Al 31', sul forcing dell'Antignano, Gherardini scatta in contropiede, supera Mascambruno uscito al limite dell'area e tocca a colpo sicuro, ma Torre salva sulla linea.
Al 36', in pieno recupero, ancora Torre protagonista: va a colpire di testa su calcio d'angolo ma il suo tiro esce di un nulla all'incrocio dei pali col portiere nettamente battuto. E il gol del pareggio non avrebbe fatto certamente gridare allo scandalo.