CAMPIONATO ALLIEVI PROVINCIALI LIVORNO

1ª giornata
04/10/2014

PALAZZI MONTEVERDI

CALCIPIAGGE
2-1
I COMMENTI


Difficile commentare una gara in cui la squadra che fa gioco perde grazie a due penalty visti solo dal Direttore di gara che, oltre ai due regali (uno per tempo) lascia il Calcipiagge in nove con due espulsioni conseguenti alle sue scellerate decisioni. Partono subito bene gli ospiti che creano delle situazioni pericolose sotto la porta avversaria ma alla prima occasione in cui il Palazzi entra in area di rigore l'arbitro (e solo lui) vede un fallo di mano decretando una massima punizione realizzata con successo. Padroni di casa in vantaggio e, successivamente, gli ospiti con i nervi tesi per l'ingiustizia subita, rimangono in dieci a seguito dell'espulsione di Capitan Pavolettoni. Pur in inferiorità numerica il Calcipiagge sfiora il pari in piu' di un occasione (Una traversa,, un salvataggio sulla linea, un paio di interventi ottimi del portiere di casa e un diagonale fuori di un soffio a portiere battuto). Si parte con il solito ritornello nella ripresa con ospiti alla ricerca del pari ma alla seconda sortita del Palazzi in area avversaria l'attaccante locale frana addosso al difensore Brogni. Logica sarebbe punizione per gli ospiti ma l'arbitro, fra le risate generali, concede il secondo penalty ai locali e rosso diretto per Brogni. Nonostante la doppia inferiorità il Calcipiagge trova il 2 a 1 grazie a una rete di Fierro, sfiora il pareggio sempre con Fierro a cui risponde il portiere locale con un guizzo felino. Per onestà, in pieno recupero, ci sarebbe il terzo rigore per i locali per una trattenuta in area ma stavolta l'arbitro, sbagliando nuovamente non vede. Alla fine vincono i padroni di casa di cui ho apprezzato la sportività ( gli accompagnatori si sono scusami per la direzione arbitrale). Una cosa però la voglio dire se la Federazione manda squadre pisane a giocare il girone di Livorno con lievitazione di spese di noi genitori ha almeno il dovere di designare arbitri esperti e non ragazzini alle prime uscite che non conoscono le regole del calcio ma a cui è consentito incidere sul risultato sia della gara che dirigono e anche sulle successive visto che la prossima gara il Mister dovrà inventare la difesa.Un ragazzo di 17 anni dovrebbe per arbitrare dei suoi coetanei avere una autorevolezza e una bravura per farsi rispettare dai ragazzi in campo sennò è giusto che arbitri la categoria dei pulcini che a mio, e non solo, è la massima categoria a cui il Direttore di gara odierno potrebbe aspirare.

Commento inserito da Sportivo66

Difficile commentare una gara in cui la squadra che fa gioco perde grazie a due penalty visti solo dal Direttore di gara che, oltre ai due regali (uno per tempo) lascia il Calcipiagge in nove con due espulsioni conseguenti alle sue scellerate decisioni. Partono subito bene gli ospiti che creano delle situazioni pericolose sotto la porta avversaria ma alla prima occasione in cui il Palazzi entra in area di rigore l'arbitro (e solo lui) vede un fallo di mano decretando una massima punizione realizzata con successo. Padroni di casa in vantaggio e, successivamente, gli ospiti con i nervi tesi per l'ingiustizia subita, rimangono in dieci a seguito dell'espulsione di Capitan Pavolettoni. Pur in inferiorità numerica il Calcipiagge sfiora il pari in piu' di un occasione (Una traversa,, un salvataggio sulla linea, un paio di interventi ottimi del portiere di casa e un diagonale fuori di un soffio a portiere battuto). Si parte con il solito ritornello nella ripresa con ospiti alla ricerca del pari ma alla seconda sortita del Palazzi in area avversaria l'attaccante locale frana addosso al difensore Brogni. Logica sarebbe punizione per gli ospiti ma l'arbitro, fra le risate generali, concede il secondo penalty ai locali e rosso diretto per Brogni. Nonostante la doppia inferiorità il Calcipiagge trova il 2 a 1 grazie a una rete di Fierro, sfiora il pareggio sempre con Fierro a cui risponde il portiere locale con un guizzo felino. Per onestà, in pieno recupero, ci sarebbe il terzo rigore per i locali per una trattenuta in area ma stavolta l'arbitro, sbagliando nuovamente non vede. Alla fine vincono i padroni di casa di cui ho apprezzato la sportività ( gli accompagnatori si sono scusami per la direzione arbitrale). Una cosa però la voglio dire se la Federazione manda squadre pisane a giocare il girone di Livorno con lievitazione di spese di noi genitori ha almeno il dovere di designare arbitri esperti e non ragazzini alle prime uscite che non conoscono le regole del calcio ma a cui è consentito incidere sul risultato sia della gara che dirigono e anche sulle successive visto che la prossima gara il Mister dovrà inventare la difesa.Un ragazzo di 17 anni dovrebbe per arbitrare dei suoi coetanei avere una autorevolezza e una bravura per farsi rispettare dai ragazzi in campo sennò è giusto che arbitri la categoria dei pulcini che a mio, e non solo, è la massima categoria a cui il Direttore di gara odierno potrebbe aspirare.

Commento inserito da Sportivo66

Sono un osservatore e sabato 4 ottobre 2014 sono arbitrariamente andato ad assistere alla partita in questione per verificare alcuni elementi segnalati.
Credevo di assistere a una partita di calcio di Allievi A non a un incontro di calcio Fiorentino.
80 minuti di scorrettezze continue di gioco, assenza di schemi, falli gravissimi, nessuna nozione di gioco, simulazioni più che sfacciate, passaggi nel vuoto, palla aerea. in 80 minuti di gioco non ho assistito ad uno stop di palla. Assenza di passaggi calibrati. Veramente una partita squallida, se devo pensare che da questi giovani, devono nascere i nuovi talenti del calcio del domani, siamo veramente in alto mare. Il problema non risiede negli allievi, ma negli allenatori. Manca totalmente uno schema di gioco. Per la prima volta mi sono messo nei panni del direttore di gara, al suo posto avrei lasciato il campo. Anche fino a tre giocatori a terra nello stesso momento, trattenute di maglia in maniera fin troppo visibile. entrate sul piede d'appoggio da dietro. rigore per mano in area di rigore, rigore per grave fallo in area di rigore. due espulsi uno diretto in area di rigore per grave fallo, l'altro credo per offese al direttore di gara, visto che ha prima ammonito e poi mandato sotto la doccia. Un portiere che si era “ sposato “ la palla trattenendola per più di 6 secondi, tre occasioni goal a porta semivuota non centrati. In realtà non ho assistito ad una partita di calcio, le partite di calcio, sono ben altre. Non sono solito esprimermi pubblicamente, ma oltre al mio lavoro, che svolgo da anni, sono un vero appassionato di calcio, e questo non è giocare a calcio. Vorrei sollecitare le società a seguire più da vicino l'opera degli allenatori nell'interesse della società, ma soprattutto nell'interesse dei giocatori e dello sport.


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Mi potrei nascondere tranquillamente dietro a un semplice 'sono un genitore' ma non è nel mio stile. Sono Becherini Daniele genitore di un ragazzo che gioca nel Palazzi Monteverdi e con un pò di vena polemica vorrei dire al sig. 'osservatore' che magari non è abituato a venire troppo spesso sui campi di provincia e che magari non sa bene quali sforzi fanno le piccole società e gli allenatori a tenere uniti gruppi di ragazzi come questi che sono al campo cinque giorni su sette, ai quali forse non interessa essere quel talento che lei sta cercando ma basta solo divertirsi con un pallone tra i piedi e con gli amici. Questi ragazzi per la maggior parte dei casi sono stati 'scartati ' dalle società vicine perché non rientravano nei loro program mi e come sempre accade avrebbero dovuto smettere di giocare. Invece grazie alla Società che ha creduto in questo gruppo, a un mister che sta lavorando bene, sono tre anni che lavorano insieme, sono cresciuti e cresceranno ancora. Grazie proprio al lavoro fatto da tutti quelli che gli stanno intorno. Non so se sono riuscito a far capire al sig. 'osservatore' che per giudicare il lavoro svolto dagli altri non bastano pochi minuti accecati dalla voglia di trovare un talento.

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Gentilissimo Sig. Becherini,
non sono il tipo che si nasconde dietro un dito, per cui mi presento: mi chiamo Silvano Turelli 59 anni e Le posso assicurare che sui campi di provincia ci sono spesso, anche perché altrimenti non leggerei tutti i commenti che prevalentemente inseriscono 'i genitori' di questa categoria.
Sicuramente sarei andato a leggere altri commenti e critiche su altri siti che riguardano categorie più alte, prevalentemente inserite da gente di settore qualificata, e non da 'genitori'.
Se la mia società mi incarica di valutare alcuni nominativi, anche tra quei giocatori, che già lei, chiama 'scartati', è segno che tanto da scartare non c'è, che magari qualcuno, tra la massa, potrebbe emergere, non crede? Se la mia società mi incarica di questo ruolo, Le posso garantire che di calcio ne ho masticato talmente tanto, da potermi esprimere con una certa convinzione, preparazione, e imparzialità; caratteristiche fondamentali per un 'osservatore', caratteristiche che non riguardano, sicuramente, un genitore che si esprime per il 99% di parte per comodo.
Sicuramente chi vado a valutare non diverrà mai un Maradona del calcio, perché, vista l'età, questi ragazzi dovrebbero già militare in categorie più elevate. Nessuno ha puntato una pistola alla testa dei presidenti delle società per affrontare un qualsiasi campionato. Le società ci vogliono essere in maniera spontanea, e quelli che sono i problemi finanziari, di sacrificio personale ecc ecc, sono problemi che una società deve mettere in programma al momento che decide di partecipare. Allo stesso modo so per certo, che la pistola alla testa, non è stata messa neanche a voi genitori, e neanche ai vostri ragazzi, che a quanto dice Lei, lo fanno per divertimento, cito una sua frase 'ai quali forse non interessa essere quel talento che lei sta cercando ma basta solo divertirsi con un pallone tra i piedi e con gli amici'.
Caro signor Becherini, se di divertimento si tratta, non vedo perché se la prende cosi tanto da doversi improvvisare 'giornalista Sportivo', sconvolgendo con il suo 'sapere' ogni regola del calcio. Il giornalismo, facciamolo fare a chi giornalista lo fa di professione, anche se troppo spesso anche egli, sfrutta l'occasione per metterci del personale che contorce il reale.
Anche da quello che Lei scrive, traspare significativamente, una certa ignoranza, mi permetta; nessuno è accecato dal voler trovare un talento, il mio lavoro non è PROCURATORE, ma quello di informare delle associazioni, che si appoggiano sulla mia peculiarità, di capire, mi dispiace per lei, in 80 minuti, grossolanamente, se un elemento può essere coltivato da professionisti per fare del professionismo, tutto qua.
Prima di salutarLa cordialmente, e informarLa che non risponderò a qualsiasi altra sua replica, voglio ricordare sia a Lei, alle società, a quelli che chiamate, con molto rispetto Mister, ai giocatori appassionati, semiprofessionisti, professionisti, ma specialmente ai GENITORI, di insegnare ai vostri figli, innanzitutto il rispetto, il vero significato di RISPETTO( Il mister lo chiamiamo cosi per rispetto no?), quindi, prima di tutto il 'mister' dovrebbe insegnare ai suoi 'uomini' (perché a 16 anni oramai siamo sulla via dell'essere uomo):
1° L'UMILTA'(Colui che non si esalta del proprio valore e dei propri meriti, e si mostra invece sempre consapevole dei propri limiti)
2° che nella vita possiamo vincere o perdere, ma che davanti ad una sconfitta, ci si ricarica di motivazioni come in una vincita.
3° il rispetto per l'avversario; bisogna insegnare che l'avversario è una persona, un uomo fatto di carne e ossa come noi, non il NEMICO (siamo ad affrontare un gioco, non una guerra).
4° il rispetto per le decisioni del direttore di gara (ARBITRO),perche è lui e solo lui che dirige la gara, perché professionista delle REGOLE, è uomo, soggetto a sbagli, sviste; troppo spesso offeso, e in una posizione di scomodo perché, dove accontenta da una parte, scontenta dall'altra.
5° il rispetto per il pubblico ( che pagante, si aspetta un bello spettacolo)
6° il rispetto per le strutture dove la squadra è ospite (perché sicuramente qualcuno le ha comprate, forse, nella stragrande maggioranza dei casi, il cittadino)
7° il rispetto per la propria Società (che come dice lei, c'ha creduto, ed investito)

Un consiglio, mi permetto di esprimere, sempre per smentire il suo credo, girando per quei campi di “periferia”, come dice Lei , sono sempre più convinto che:
SI DOVREBBE CHIUDERE VOLUTAMENTE L'INGRESSO AI GENITORE DEI GIOCATORI, CHE TROPPO SPESSO CON IL LORO EGOISMO, LA LORO POCA UMILTÀ', IL LORO POCO INSEGNAMENTO, LA LORO CONVINZIONE CHE IL PROPRIO FIGLIO SIA UN FENOMENO, ESALTANO IN MANIERA ECCESSIVA L’ AUTOSTIMA DI TANTI RAGAZZI E NE ROVINANO LA CARRIERA.
La prossima volta che assisterà ad una partita di suo figlio, dia retta a me, vada sereno, si diverta, sia insegnante di vita, e lasci perdere il giornalismo improvvisato, lasci giudicare a chi è preposto a valutare le doti calcistiche e professionali di calciatori, allenatori e direttori di gara.
La saluto.
Silvano Turelli.


Commento inserito da POULD

Buona sera sig. Turelli, mi fa piacere che si sia presentato, forse se lo avesse fatto prima non avrei deciso di improvvisarmi 'GIORNALISTA'e per di più sportivo cosa ce non vogli assolutamente fare (tant'è che era la prima volta che scrivevo a campionando. Rimango convinto di quello che ho scritto, e niente mi farà cambiare idea. Non avrei voluto rispondere ma mi vedo dipinto in un quadro che nonèè quello in cui vivo.
Quel pomeriggio non ero al campo e se le puo dare sollievo non ci vado spesso perché faccio parte di quella parte di genitori che non si esaspera come dice lei, ma coltivo anche altri hobby come ad esempio il lavoro, quando invece sono presente sono tra quei genitori che stanno all'interno del rettangolo di gioco rispettando quelle ce so le regole in primo luogo quelle comportamentali. Ed è per questo che penso di non aver bisogno di lezioni di vita perché avendo 45 anni a quei 7 punti che ha evidenziato se ne potrebbero aggiungere altri che forse in questo momento stanno sfuggendo o ancora meglio la società in cui viviamo ce li fa sfuggire. Concludo dicendole che non voglio fare il moralista ed è per questo che la invito a cercarmi, se casomai ricapitasse a San Pietro in Palazzi così ci facciamo una bella bevuta alla vecchia maniera.
Saluti
Becherini Daniele

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