CAMPIONATO ECCELLENZA TOSCANA GIRONE B |
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1ª giornata |
11/09/2016 | ||
ZENITH AUDAX |
LASTRIGIANA |
0-2 | |
IL TABELLINO DELLA GARA |
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Zenith Audax-Lastrigiana: 0-2 ZENITH AUDAX (4-3-3): Trapani, Magelli, Orsatti, Torracchi (74’ Gambardella), Benvenuti, Facchini, Sorbera (71’ Innocenti), Silvestri, Bianchi, Picchianti, Manganiello. A disp.: Mencaroni, Maretto, Baroni, Mariani, Iannelli. All.: Andrea Bellini. LASTRIGIANA (4-3-1-2): Truschi, Guerrini, Burgnich, Innocenti, Rondina, Vanni (70’ Chiesi), Terzani, Varriale, Di Tommaso, Bellini, Gambineri (66’ Paoletti). A disp.: Eletti, Forti, Rossi, Cordioli, Fabrizzi. All.: Gianluigi Sarti. ARBITRO: Duccio Mazzoni di Pistoia, coad. da Vannini e Marchetti di Pistoia. RETI: 17’ Terzani, 79’ Di Tommaso. NOTE: ammoniti Burgnich al 20’, Varriale al 42’, Benvenuti al 43’, Picchianti al 47’, Magelli al 52’, Bellini al 92’. Espulso Magelli per somma di ammonizioni al 78’. Rimane imprigionata nella ragnatela biancorossa la Zenith Audax che all’“Aiazzi” scivola al debutto contro una Lastrigiana davvero in grande spolvero. Il due a zero finale, occasioni alla mano, lascia l’amaro in bocca ai pratesi di Andrea Bellini, che avrebbero potuto passare in vantaggio in avvio e che rimpiangono la traversa di Manganiello nella ripresa, ma dal punto di vista tattico la squadra di Gianluigi Sarti è riuscita in una sorta di capolavoro. Nel 4-3-1-2 degli ospiti un ruolo chiave spetta a Bellini che, a dispetto della carta di identità (l’ex Cattolica e Fiorentina, tornato in biancorosso dopo aver mosso i primi passi calcistici nella scuola calcio, è un classe ’99), gioca da veterano: si muove infatti tra le linee, ispira il tandem di attacco e gli inserimenti dei centrocampisti, contribuisce con gli interni in un pressing asfissiante. Così anche se la prima occasione (e che occasione!) è sui piedi del grande ex Manuel Bianchi (19 reti nella passata stagione proprio con la maglia biancorossa) che dopo trenta secondi conclude centrale e favorisce la respinta di Truschi sull’assist di Manganiello da sinistra, col passare dei minuti gli ospiti si fanno più intraprendenti. Merito ovviamente non solo di Bellini, ma anche degli altri tre mediani: Varriale ha preso il suo posto davanti alla difesa in modo magistrale, Vanni affianca Guerrini in copertura e si scaglia in ficcanti inserimenti, Terzani ha energie da maratoneta e senso tattico da vendere. La Zenith è in partita e col suo 4-3-3 prova ad azionare gli esterni con i suggerimenti che partono dal mancino di Picchianti, anche se il vento corregge molte delle traiettorie e così Bianchi non viene rifornito a dovere. All’8’ è Silvestri a tentare il tiro di potenza, Truschi respinge il tiro centrale poi sulla ribattuta Manganiello di testa arriva con un attimo di ritardo e mette sul fondo. Al 17’, alla prima vera occasione del match, la Lastra passa: corner da destra di Bellini, il vento accorcia la traiettoria che viene spizzata di testa da Gambineri per Terzani che in un fazzoletto si coordina e calcia di potenza senza lasciare scampo ai riflessi di Trapani. Il gol esalta la Lastrigiana: al 21’ Burgnich è tempestivo in chiusura su un pallone sporco da una punizione di Sorbera; al 33’ Bellini dialoga con una facilità disarmante con Vanni che col mancino conclude alto. Al 36’ ancora Bellini – immarcabile e fantasioso – serve Vanni che serve un cross di poco alto. La Lastrigiana continua nel suo pressing asfissiante, la Zenith non costruisce gioco e non fabbrica altre occasioni: Bianchi è costretto a giocare spalle alla porta e al massimo guadagna qualche punizione, Manganiello e Silvestri combinano bene, ma solo a ampia distanza dalla porta, contro una retroguardia biancorossa impenetrabile. Nella ripresa Andrea Bellini prova a scuotere i suoi, ma i primi minuti ricalcano l’andamento della prima frazione. La Zenith si scuote a metà frazione, quando la fatica dei mediani ospiti comincia a farsi sentire. Prima ci prova Manganiello con un tiro-cross dalla sinistra che Truschi sventa con l’aiuto della traversa; poi Silvestri sfonda sulla destra e conclude di potenza, trovando ancora Truschi pronto alla risposta. La gara si chiude nel giro di due minuti: prima Magelli, con un intervento per niente cattivo ma fuori tempo su Bellini (altro dribbling secco dopo un sontuoso controllo), rimedia il secondo giallo. Poi Di Tommaso si fa trovare solo in area su un preciso cross del neo entrato Chiesi: Trapani si oppone alla prima conclusione dell’attaccante classe 1981, ma sulla sua ribattuta la palla, colpita “sporca”, rotola nel sacco. Il due a zero chiude il match. Bellini chiude con Manganiello a coprire la fascia destra lasciata vuota dall’espulsione e Silvestri e compagni provano generosamente l’impresa, la retroguardia capitanata da Innocenti e Rondina (coppia molto affiatata) lascia ancora inviolata la porta di Truschi, come già avvenuto nella gara di Signa in Coppa. E potrebbe essere Paoletti a finalizzare un paio di azioni di rimessa, comunque i locali se la cavano. E così la Zenith lascia il bottino pieno agli avversari: come detto, rimpianti per le occasioni non finalizzate, ma sul piano della corsa e dell’organizzazione tattica i biancorossi di mister Sarti hanno avuto una marcia in più. Molto buona la prova della terna diretta dal signor Mazzoni di Pistoia. Cosa va. Nella Lastrigiana “va” quasi tutto bene. A partire dalla tenuta atletica e dalla qualità tecnica, per arrivare all’organizzazione difensiva e il pressing sui portatori di palla avversari. Spicca la prova del giovane Lorenzo Bellini che sa sempre farsi trovare nello spazio giusto per colpire. Ma sono molti a meritare la citazione, da Stefano Terzani (non solo per la rete, ma anche per i chilometri macinati sempre con profitto), al mediano Varriale (non sbaglia un passaggio), al “turbo” Guerrini, ai due centrali Innocenti e Rondina. Nella Zenith tengono i due centrali Benvenuti e Facchini, bene fino al “rosso” Magelli, cresce alla distanza Silvestri; generoso Manganiello, che colpisce una traversa ed è tra gli ultimi ad arrendersi. Cosa può migliorare. Nella Lastrigiana i due attaccanti hanno lavorato molto, ma non hanno avuto, ad eccezione della rete di Di Tommaso, molte occasioni. Un paio di sviste in avvio hanno mandato al tiro gli attaccanti pratesi. La Zenith deve crescere nel palleggio: fermato Picchianti con un pressing asfissiante, la squadra ha faticato a trovare soluzioni alternative e Bianchi non è stato innescato a dovere. C.D.B. |
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I COMMENTI |
Zenith Audax-Lastrigiana: 0-2 ZENITH AUDAX (4-3-3): Trapani, Magelli, Orsatti, Torracchi (74’ Gambardella), Benvenuti, Facchini, Sorbera (71’ Innocenti), Silvestri, Bianchi, Picchianti, Manganiello. A disp.: Mencaroni, Maretto, Baroni, Mariani, Iannelli. All.: Andrea Bellini. LASTRIGIANA (4-3-1-2): Truschi, Guerrini, Burgnich, Innocenti, Rondina, Vanni (70’ Chiesi), Terzani, Varriale, Di Tommaso, Bellini, Gambineri (66’ Paoletti). A disp.: Eletti, Forti, Rossi, Cordioli, Fabrizzi. All.: Gianluigi Sarti. ARBITRO: Duccio Mazzoni di Pistoia, coad. da Vannini e Marchetti di Pistoia. RETI: 17’ Terzani, 79’ Di Tommaso. NOTE: ammoniti Burgnich al 20’, Varriale al 42’, Benvenuti al 43’, Picchianti al 47’, Magelli al 52’, Bellini al 92’. Espulso Magelli per somma di ammonizioni al 78’. Rimane imprigionata nella ragnatela biancorossa la Zenith Audax che all’“Aiazzi” scivola al debutto contro una Lastrigiana davvero in grande spolvero. Il due a zero finale, occasioni alla mano, lascia l’amaro in bocca ai pratesi di Andrea Bellini, che avrebbero potuto passare in vantaggio in avvio e che rimpiangono la traversa di Manganiello nella ripresa, ma dal punto di vista tattico la squadra di Gianluigi Sarti è riuscita in una sorta di capolavoro. Nel 4-3-1-2 degli ospiti un ruolo chiave spetta a Bellini che, a dispetto della carta di identità (l’ex Cattolica e Fiorentina, tornato in biancorosso dopo aver mosso i primi passi calcistici nella scuola calcio, è un classe ’99), gioca da veterano: si muove infatti tra le linee, ispira il tandem di attacco e gli inserimenti dei centrocampisti, contribuisce con gli interni in un pressing asfissiante. Così anche se la prima occasione (e che occasione!) è sui piedi del grande ex Manuel Bianchi (19 reti nella passata stagione proprio con la maglia biancorossa) che dopo trenta secondi conclude centrale e favorisce la respinta di Truschi sull’assist di Manganiello da sinistra, col passare dei minuti gli ospiti si fanno più intraprendenti. Merito ovviamente non solo di Bellini, ma anche degli altri tre mediani: Varriale ha preso il suo posto davanti alla difesa in modo magistrale, Vanni affianca Guerrini in copertura e si scaglia in ficcanti inserimenti, Terzani ha energie da maratoneta e senso tattico da vendere. La Zenith è in partita e col suo 4-3-3 prova ad azionare gli esterni con i suggerimenti che partono dal mancino di Picchianti, anche se il vento corregge molte delle traiettorie e così Bianchi non viene rifornito a dovere. All’8’ è Silvestri a tentare il tiro di potenza, Truschi respinge il tiro centrale poi sulla ribattuta Manganiello di testa arriva con un attimo di ritardo e mette sul fondo. Al 17’, alla prima vera occasione del match, la Lastra passa: corner da destra di Bellini, il vento accorcia la traiettoria che viene spizzata di testa da Gambineri per Terzani che in un fazzoletto si coordina e calcia di potenza senza lasciare scampo ai riflessi di Trapani. Il gol esalta la Lastrigiana: al 21’ Burgnich è tempestivo in chiusura su un pallone sporco da una punizione di Sorbera; al 33’ Bellini dialoga con una facilità disarmante con Vanni che col mancino conclude alto. Al 36’ ancora Bellini – immarcabile e fantasioso – serve Vanni che serve un cross di poco alto. La Lastrigiana continua nel suo pressing asfissiante, la Zenith non costruisce gioco e non fabbrica altre occasioni: Bianchi è costretto a giocare spalle alla porta e al massimo guadagna qualche punizione, Manganiello e Silvestri combinano bene, ma solo a ampia distanza dalla porta, contro una retroguardia biancorossa impenetrabile. Nella ripresa Andrea Bellini prova a scuotere i suoi, ma i primi minuti ricalcano l’andamento della prima frazione. La Zenith si scuote a metà frazione, quando la fatica dei mediani ospiti comincia a farsi sentire. Prima ci prova Manganiello con un tiro-cross dalla sinistra che Truschi sventa con l’aiuto della traversa; poi Silvestri sfonda sulla destra e conclude di potenza, trovando ancora Truschi pronto alla risposta. La gara si chiude nel giro di due minuti: prima Magelli, con un intervento per niente cattivo ma fuori tempo su Bellini (altro dribbling secco dopo un sontuoso controllo), rimedia il secondo giallo. Poi Di Tommaso si fa trovare solo in area su un preciso cross del neo entrato Chiesi: Trapani si oppone alla prima conclusione dell’attaccante classe 1981, ma sulla sua ribattuta la palla, colpita “sporca”, rotola nel sacco. Il due a zero chiude il match. Bellini chiude con Manganiello a coprire la fascia destra lasciata vuota dall’espulsione e Silvestri e compagni provano generosamente l’impresa, la retroguardia capitanata da Innocenti e Rondina (coppia molto affiatata) lascia ancora inviolata la porta di Truschi, come già avvenuto nella gara di Signa in Coppa. E potrebbe essere Paoletti a finalizzare un paio di azioni di rimessa, comunque i locali se la cavano. E così la Zenith lascia il bottino pieno agli avversari: come detto, rimpianti per le occasioni non finalizzate, ma sul piano della corsa e dell’organizzazione tattica i biancorossi di mister Sarti hanno avuto una marcia in più. Molto buona la prova della terna diretta dal signor Mazzoni di Pistoia. Cosa va. Nella Lastrigiana “va” quasi tutto bene. A partire dalla tenuta atletica e dalla qualità tecnica, per arrivare all’organizzazione difensiva e il pressing sui portatori di palla avversari. Spicca la prova del giovane Lorenzo Bellini che sa sempre farsi trovare nello spazio giusto per colpire. Ma sono molti a meritare la citazione, da Stefano Terzani (non solo per la rete, ma anche per i chilometri macinati sempre con profitto), al mediano Varriale (non sbaglia un passaggio), al “turbo” Guerrini, ai due centrali Innocenti e Rondina. Nella Zenith tengono i due centrali Benvenuti e Facchini, bene fino al “rosso” Magelli, cresce alla distanza Silvestri; generoso Manganiello, che colpisce una traversa ed è tra gli ultimi ad arrendersi. Cosa può migliorare. Nella Lastrigiana i due attaccanti hanno lavorato molto, ma non hanno avuto, ad eccezione della rete di Di Tommaso, molte occasioni. Un paio di sviste in avvio hanno mandato al tiro gli attaccanti pratesi. La Zenith deve crescere nel palleggio: fermato Picchianti con un pressing asfissiante, la squadra ha faticato a trovare soluzioni alternative e Bianchi non è stato innescato a dovere. C.D.B. |