CAMPIONATO SECONDA CATEGORIA GIR. L |
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7ª giornata |
30/10/2016 | ||
PERGINE |
CAVRIGLIA |
2-3 | |
I COMMENTI |
Pergine: campagnano, Picchioni, Giusti, Serrapica, Roman, Tassini, Sani, Cioncolini, Borgogni, Gori, Staiano. A disp.: Mondò, Zazzeri, Gimmelli, Sulejmani, Ornani, Cortonesi, Bartoli. All.: Tommaso Grassi. Cavriglia: Gianni Lovari, Bernardoni, Cigolini, Redditi, Massi, Marini, Maggio, Pianigiani, Galli, Bencivenni, Sbragi. A disp.: Meoni, Bruni, Zamboni, Cetoloni, Pierazzini, Calosci, Fusai. All.: Daniele Lovari. Arbitro: Lorenzo Mori della sez. di Prato. Reti: Staiano (P.) all11°, Sbragi (C.) al 12°, Staiano (P.) al 21°, Bencivenni (C.) su rigore al 52°, Galli (C.) su rigore al 64°. Espulso Roman (P.) al 63° E’ finita con l’arbitro contestato dai padroni e dal pubblico di casa. Oggetto del contendere due rigori in sequenza, molto simili nella dinamica, assegnati al Cavriglia tra il 7° e il 19° minuto del secondo tempo che hanno permesso alla squadra di mister Daniele Lovari di ribaltare il risultato e cogliere i tre sul campo di un buonissimo Pergine che fino a quel momento aveva tenuto in mano la partita con sicurezza e autorevolezza e nulla lasciava presagire che l’incontro potesse prendere una piega ben diversa. Ma partiamo dall’inizio, con i giocatori salutati in campo da un cielo splendido e un terreno in perfette condizioni. Nel Pergine fuori l’infortunato Gimmelli. Al suo posto Borgogni. Palla al centro ed è subito il Pergine, al primo affondo, che ha una gigantesca occasione per portarsi in vantaggio. Picchioni, dopo una discesa sulla fascia destra palla al piede, imbuca la palla per Gori che scatta perfettamente alle spalle della difesa avversaria e si presenta tutto solo davanti a Gianni Lovari. Il tempo di prendere la mira e calciare per un gol che sembrava fatto ma la palla esce a lato. Due minuti dopo risponde Bencivenni dal limite dopo una torre di testa di Galli. Facile parata di Campagnano. Il Cavriglia sembra ballare un po’ dietro e il Pergine prende il comando delle operazioni a centrocampo, tanto che Lovari è costretto ad uscire per due volte con i piedi fuori dall’area di rigore per rimediare a delle errate disposizioni dei suoi compagni. All’11° i locali trovano il meritato vantaggio. Sani dalla linea di fondo campo in fascia destra rimette un pallone rasoterra indietro al disco del rigore. I due centrali del Cavriglia chiudono su Borgogni e lasciano solo soletto Staiano alle spalle che non ha difficoltà a battere Lovari. Il vantaggio della squadra di mister Grassi dura solo il tempo di battere al centro. Il Cavriglia recupera palla a centrocampo, la sposta sulla destra del fronte d’attacco e a quel punto c’è l’imbucata per Sbragi che di piatto destro fulmina Campagnano all’angolino. Nel frattempo l’arbitro è ripreso dal pubblico in quanto, per ben tre volte dall’inizio della partita, non concede il vantaggio. Tutti i direttori di gara che abbiamo visto fino ad ora si sono comportati così. Evidentemente c’è un’indicazione dei responsabili arbitrali regionali della quale siamo all’oscuro. Il Pergine riprende a menare le danze con il Cavriglia che spezzetta il gioco affidandosi ai lanci lunghi in profondità a cercare le due punte, e al 21° i biancoverdi, oggi con un’insolita maglia gialla, ritrovano il nuovo vantaggio. Su cross dalla fascia laterale è Staiano che solo soletto si è fatto trovare al centro dell’area di rigore, vicinissimo alla linea dell’area di porta. Colpo di testa mirato e palla alle spalle dell’incolpevole Lovari. Qualcuno chiede il fuorigioco dell’attaccante locale. Molto difficile stabilire la cosa. Al 27° ammonizione prima a Borgogni per un’entrataccia su un avversario, subito dopo a Maggio per lo stesso motivo. Ci si aspetterebbe la reazione degli ospiti ma il Pergine ha il pieno controllo della situazione e tiene palla stabilmente nella tre quarti avversaria. Alla mezz’ora è comunque Sbragi che si guadagna una punizione vicino al limite dell’area. Il sinistro di Bencivenni è telefonato ma costringe comunque Campagnano a tuffarsi per deviare in angolo. Al 35° ammonizione a Marini per aver trattenuto la maglia di Gori nel cerchio di centrocampo. Il Pergine cerca il gol della sicurezza e al 36° è Sani, uno dei migliori in campo, a cambiare fascia di competenza e dal fondo rimette al centro dove il tiro di Borgogni viene rimpallato con affanno. Anche Roman prova a chiudere il match con un tiro dal limite dell’area su respinta con i pugni di Lovari, ma la palla si perde a lato. Ma è il secondo tempo a regalare le maggiori emozioni. Passano infatti solo 7 minuti e su punizione tesa di Sbragi dalla destra è Roman che nel traffico in area sembra toccare il pallone con un braccio. Giudicato volontario dall’arbitro, è giallo per il numero 5 locale e massima punizione tra le proteste dei padroni di casa. Passa un po’ di tempo per le proteste finchè si incarica del tiro Bencivenni. Sinistro ad incrociare con Campagnano che intuisce ma non riesce a toccare la sfera. Parità ristabilita. Doppio cambio nel Cavriglia con Calosci al posto di Marini e Bruni per Bernardoni. Il Pergine non ci sta al risultato di parità e si riporta ancora in avanti per cercare il nuovo vantaggio, ma al 19° succede il putiferio. Su un lancio lunghissimo sempre dalla fascia destra, in zona tre quarti, dell’attacco del Cavriglia, ancora Roman appostato solo soletto al limite dell’area di rigore in campo aperto, gli scivola la palla sul braccio dopo un rimbalzo. Era dentro o fuori dall’area? In tribuna le opinioni sono state contrastanti. Gli ci è rimbalzata la palla sul braccio o è andata a cercarla? Sembra che non abbia fatto nulla per cercarla, il braccio non era aperto ma sicuramente la distanza dalla quale era stata calciata la palla era notevole. Fatto sta che l’arbitro non ha avuto esitazioni: anche questa volta per lui il giudizio è stato di volontarietà per cui secondo giallo per Roman e secondo rigore. Anche per il solo fatto che il giocatore perginese fosse solissimo e non corresse nessun pericolo, per cui non avrebbe avuto nessun interesse ad andare a toccare con il braccio, la punizione è sembrata troppo grossa per i locali. Anche il guardalinee del Pergine Patrizio Gori è stato espulso per proteste. Dopo le ennesime discussioni e le invettive degli sportivi perginesi in tribuna, anche questa volta è trascorso un po’ di tempo prima di andare al tiro. Destro di Galli potentissimo, palla da una parte e portiere dall’altra. L’allenatore del Pergine richiama allora fuori Borgogni per Ornani. La partita ha alcuni minuti di sospensione perché nella rete del Pergine si è creato un buco. Con l’uomo in meno mister Grassi se la gioca con un 4-3-2, con Gori e Staiano avanzati, che in possesso palla diventa un 4-3-3. Ci si aspetta che la squadra ospite, con il vantaggio del risultato e dei giocatori in campo, addormenti la partita e faccia possesso palla, ma il leit motiv non cambia. Pergine alla ricerca della marcatura e Cavriglia spezzare le azioni con lunghissimi rilanci. Al 28° angolo di sani corto sul primo palo, tiro di Staiano ma la palla esce di un nonnulla. Sulle proteste del pubblico e degli addetti ai lavori l’arbitro perde il polso della gara e fischia un fuorigioco inesistente a Galli. La partita si incattivisce, si moltiplicano gli scontri e i contatti e ne esce fuori un brutto spettacolo senza esclusione di colpi. Al 32° ammonito Redditi per aver steso Sani al limite dell’area di rigore. Dopo 3 minuti anche mister Grassi opera due cambi insieme: fuori sani e Serrapica, dentro Cortonesi e Bartoli. Nel Cavriglia Cetoloni prende il posto di Maggio. Al 41° è proprio il nuovo entrato Bartoli che ci prova. Pallone altissimo. Insequenza il Pergine fa pervenire molte volta la palla in area ospite, sia con cross che con lanci, ma Lovari fa buona guardia. Dopo due dei sei minuti di recupero concessi dall’arbitro, sembra fatta per il pareggio. Gori e Staiano, da cinque metri dalla linea della porta di Lovari, tirano in sequenza con la difesa rossoblù che con imenso affanno riesce a mettere in angolo. E’ l’ultimo sussulto di una partita che davvero è sembrata stregata per il Pergine che meritava davvero di uscire dal campo senza nulla in tasca. Vittoria con il minimo sforzo per la formazione di mister Daniele Lovari che con questi tre punti si riaffaccia nelle zone che contano della classifica. Commento di : Pergine: campagnano, Picchioni, Giusti, Serrapica, Roman, Tassini, Sani, Cioncolini, Borgogni, Gori, Staiano. A disp.: Mondò, Zazzeri, Gimmelli, Sulejmani, Ornani, Cortonesi, Bartoli. All.: Tommaso Grassi. Cavriglia: Gianni Lovari, Bernardoni, Cigolini, Redditi, Massi, Marini, Maggio, Pianigiani, Galli, Bencivenni, Sbragi. A disp.: Meoni, Bruni, Zamboni, Cetoloni, Pierazzini, Calosci, Fusai. All.: Daniele Lovari. Arbitro: Lorenzo Mori della sez. di Prato. Reti: Staiano (P.) all11°, Sbragi (C.) al 12°, Staiano (P.) al 21°, Bencivenni (C.) su rigore al 52°, Galli (C.) su rigore al 64°. Espulso Roman (P.) al 63° E’ finita con l’arbitro contestato dai padroni e dal pubblico di casa. Oggetto del contendere due rigori in sequenza, molto simili nella dinamica, assegnati al Cavriglia tra il 7° e il 19° minuto del secondo tempo che hanno permesso alla squadra di mister Daniele Lovari di ribaltare il risultato e cogliere i tre sul campo di un buonissimo Pergine che fino a quel momento aveva tenuto in mano la partita con sicurezza e autorevolezza e nulla lasciava presagire che l’incontro potesse prendere una piega ben diversa. Ma partiamo dall’inizio, con i giocatori salutati in campo da un cielo splendido e un terreno in perfette condizioni. Nel Pergine fuori l’infortunato Gimmelli. Al suo posto Borgogni. Palla al centro ed è subito il Pergine, al primo affondo, che ha una gigantesca occasione per portarsi in vantaggio. Picchioni, dopo una discesa sulla fascia destra palla al piede, imbuca la palla per Gori che scatta perfettamente alle spalle della difesa avversaria e si presenta tutto solo davanti a Gianni Lovari. Il tempo di prendere la mira e calciare per un gol che sembrava fatto ma la palla esce a lato. Due minuti dopo risponde Bencivenni dal limite dopo una torre di testa di Galli. Facile parata di Campagnano. Il Cavriglia sembra ballare un po’ dietro e il Pergine prende il comando delle operazioni a centrocampo, tanto che Lovari è costretto ad uscire per due volte con i piedi fuori dall’area di rigore per rimediare a delle errate disposizioni dei suoi compagni. All’11° i locali trovano il meritato vantaggio. Sani dalla linea di fondo campo in fascia destra rimette un pallone rasoterra indietro al disco del rigore. I due centrali del Cavriglia chiudono su Borgogni e lasciano solo soletto Staiano alle spalle che non ha difficoltà a battere Lovari. Il vantaggio della squadra di mister Grassi dura solo il tempo di battere al centro. Il Cavriglia recupera palla a centrocampo, la sposta sulla destra del fronte d’attacco e a quel punto c’è l’imbucata per Sbragi che di piatto destro fulmina Campagnano all’angolino. Nel frattempo l’arbitro è ripreso dal pubblico in quanto, per ben tre volte dall’inizio della partita, non concede il vantaggio. Tutti i direttori di gara che abbiamo visto fino ad ora si sono comportati così. Evidentemente c’è un’indicazione dei responsabili arbitrali regionali della quale siamo all’oscuro. Il Pergine riprende a menare le danze con il Cavriglia che spezzetta il gioco affidandosi ai lanci lunghi in profondità a cercare le due punte, e al 21° i biancoverdi, oggi con un’insolita maglia gialla, ritrovano il nuovo vantaggio. Su cross dalla fascia laterale è Staiano che solo soletto si è fatto trovare al centro dell’area di rigore, vicinissimo alla linea dell’area di porta. Colpo di testa mirato e palla alle spalle dell’incolpevole Lovari. Qualcuno chiede il fuorigioco dell’attaccante locale. Molto difficile stabilire la cosa. Al 27° ammonizione prima a Borgogni per un’entrataccia su un avversario, subito dopo a Maggio per lo stesso motivo. Ci si aspetterebbe la reazione degli ospiti ma il Pergine ha il pieno controllo della situazione e tiene palla stabilmente nella tre quarti avversaria. Alla mezz’ora è comunque Sbragi che si guadagna una punizione vicino al limite dell’area. Il sinistro di Bencivenni è telefonato ma costringe Campagnano a tuffarsi per deviare in angolo. Al 35° ammonizione a Marini per aver trattenuto la maglia di Gori nel cerchio di centrocampo. Il Pergine cerca il gol della sicurezza e al 36° è Sani, uno dei migliori in campo, a cambiare fascia di competenza e dal fondo rimette al centro dove il tiro di Borgogni viene rimpallato con affanno. Anche Roman prova a chiudere il match con un tiro dal limite dell’area su respinta con i pugni di Lovari, ma la palla si perde a lato. Ma è il secondo tempo a regalare le maggiori emozioni. Passano infatti solo 7 minuti e su punizione tesa di Sbragi dalla destra è Roman che nel traffico in area sembra toccare il pallone con un braccio. Giudicato volontario dall’arbitro, è giallo per il numero 5 locale e massima punizione tra le proteste dei padroni di casa. Passa un po’ di tempo prima che le ire dei ragazzi perginesi si plachino finchè si incarica del tiro Bencivenni. Sinistro ad incrociare con Campagnano che intuisce ma non riesce a toccare la sfera. Parità ristabilita. Doppio cambio nel Cavriglia con Calosci al posto di Marini e Bruni per Bernardoni. Il Pergine non ci sta al risultato di parità e si riporta ancora in avanti per cercare il nuovo vantaggio, ma al 19° succede il putiferio. Su un lancio lunghissimo sempre dalla fascia destra, in zona tre quarti, dell’attacco del Cavriglia, ancora Roman appostato in perfetta solitudine al limite dell’area di rigore in campo aperto, gli scivola la palla sul braccio dopo un rimbalzo. Era dentro o fuori dall’area? In tribuna le opinioni sono state contrastanti. Gli ci è rimbalzata la palla sul braccio o è andata a cercarla? Sembra che non abbia fatto nulla per cercarla, il braccio non era aperto ma sicuramente la distanza dalla quale era stata calciata la palla era notevole. Fatto sta che l’arbitro non ha avuto esitazioni: anche questa volta per lui il giudizio è stato di volontarietà per cui secondo giallo per Roman e secondo rigore. Anche per il solo fatto che il giocatore perginese fosse solissimo e non corresse nessun pericolo, per cui non avrebbe avuto nessun interesse ad andare a toccare con il braccio, la punizione è sembrata troppo grossa per i locali. Anche il guardalinee del Pergine Patrizio Gori nella concitazione è stato espulso per proteste. Dopo le ennesime discussioni e le invettive degli sportivi perginesi in tribuna, anche questa volta è trascorso un po’ di tempo prima di andare al tiro. Destro di Galli potentissimo, palla da una parte e portiere dall’altra. L’allenatore del Pergine richiama allora fuori Borgogni per Ornani. La partita ha alcuni minuti di sospensione perché nella rete del Pergine si è creato un buco. Con l’uomo in meno mister Grassi se la gioca con un 4-3-2, con Gori e Staiano avanzati, che in possesso palla diventa un 4-3-3. Ci si aspetta che la squadra ospite, con il vantaggio del risultato e dei giocatori in campo, addormenti la partita e faccia possesso palla, ma il leit motiv non cambia. Pergine alla ricerca della marcatura e Cavriglia spezzare le azioni con lunghissimi rilanci. Al 28° angolo di Sani corto sul primo palo, tiro di Staiano ma la palla esce di un nonnulla. Sulle proteste del pubblico e degli addetti ai lavori l’arbitro perde il polso della gara e fischia un fuorigioco inesistente a Galli. La partita si incattivisce, si moltiplicano gli scontri e i contatti e ne esce fuori un brutto spettacolo senza esclusione di colpi. Al 32° ammonito Redditi per aver steso Sani al limite dell’area di rigore. Dopo 3 minuti anche mister Grassi opera due cambi insieme: fuori lo stesso Sani e Serrapica, dentro Cortonesi e Bartoli. Nel Cavriglia Cetoloni prende il posto di Maggio. Al 41° è proprio il nuovo entrato Bartoli che ci prova. Pallone altissimo. In sequenza il Pergine fa pervenire molte volta la palla in area ospite, sia con cross che con lanci, ma Lovari fa buona guardia. Dopo due dei sei minuti di recupero concessi dall’arbitro, sembra fatta per il pareggio. Gori e Staiano, da cinque metri dalla linea della porta di Lovari, tirano in sequenza con la difesa rossoblù che con immenso affanno riesce a mettere in angolo. E’ l’ultimo sussulto di una partita che davvero è sembrata stregata per il Pergine che non meritava davvero di uscire dal campo senza nulla in tasca. Vittoria con il minimo sforzo per la formazione di mister Daniele Lovari che con questi tre punti si riaffaccia nelle zone che contano della classifica. Commento di : |