CAMPIONATO SECONDA CATEGORIA GIR. L |
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9ª giornata |
13/11/2016 | ||
PERGINE |
PALAZZO DEL PERO |
2-0 | |
I COMMENTI |
Pergine: Campagnano, Picchioni, Giusti, Cortonesi (71° Bartoli), Sulejmani, Roman, Sani (78° Staiano), Cioncolini, Serrapica, Gori, Borgogni (68° Gimmelli). A disp.: Mondò, Zazzeri, Ornani, Tassini. All.: Grassi. Palazzo del Pero: Scanzi, Menchetti (67° Ercolano), Albergotti, Bennati, Sorini, Kullury, Frescucci (80° Tiezzi), Favilli, Frescucci (55° Pommella), Giusti, Santinacci. A disp.: Smacchia, Zucchini, Pajo, Billi. All.: Parri. Arbitro: Masiani Gregory della sez. di Prato. Reti: 36°: Cioncolini, 44° Borgogni su calcio di rigore. Vittoria netta e ineccepibile del Pergine più di quanto dica il risultato su un Palazzo del Pero in verità apparso molto dimesso e che in tutti i 90 minuti non ha saputo creare un solo vero pericolo che sia stato uno alla porta della squadra di casa. I biancoverdi hanno chiuso agevolmente la partita nella prima frazione di gioco e il secondo tempo è stato disputato più per pro forma, in maniera davvero noiosa, sotto il pieno controllo dei ragazzi di mister Grassi, senza riuscire mai a scaldare il pubblico in questo infreddolito pomeriggio novembrino. Locali al gran completo con il rientro di Roman al centro della difesa dopo aver scontato la giornata di squalifica e il pieno recupero fisico di Gimmelli che inizialmente si accomoda in panchina. Accanto a Roman là dietro si piazza la quota Sulejmani in avvicendamento di Tassini. Buonissima alla fine la prova del numero 5 perginese. Nel Palazzo del Pero in porta l’ex Scanzi. Cinque mesi lo scorso anno in biancoverde con alcune presenze in coppa Toscana senza però mai esordire in campionato. Pergine che si presenta con l’ormai collaudatissimo 4-2-3-1 con i due esterni del semiarco a piedi invertiti (Serrapica davanti, Sani a sinistra, Gori dietro centrale e Borgogni a destra), mentre gli ospiti si affidano ad un 4-4-2 con Santinacci centrale e il n° 9 Frescucci Matteo (omonimo con il n° 7 sia nel nome che nel cognome) in partenza da sinistra, che in possesso palla però diventa un 4-3-3 in quanto appunto l’altro Frescucci Matteo in quel caso si inserisce nella zona di destra. Primi 15 minuti di noia assoluta con il Pergine che cerca in tutti i modi di costruire pericoli agli avversari facendo girare palla da una parte e dall’altra ed arrivando agevolmente nei pressi dei sedici metri avversari senza però mai trovare conclusioni adeguate, con il Palazzo del Pero che invece gioca di sciabola, senza tanti fronzoli, affidandosi a lunghi lanci in profondità facile preda però dei difensori locali. Proprio al quarto d’ora il primo sussulto con Serrapica che su azione di calcio d’angolo si attarda nella conclusione e si fa chiudere. Sul corner susseguente c’è l’inserimento di Sulejmani che di testa manda alto. Gli ospiti fanno fatica a contenere le offensive del Pergine e così il primo a finire sul taccuino dell’arbitro è Sorini al 17° per un fallo a centrocampo. Dalla punizione scaturisce un buono schema che porta alla conclusione di testa l’altro centrale difensivo del Pergine, Roman, il quale dal disco del rigore non riesce a girare la sfera. Al 25° si becca il giallo anche il perginese Gori per aver impedito l’esecuzione di una punizione agli avversari. Al 32° Menchetti spinge vistosamente lo stesso Gori a circa 30 metri dalla porta di Scanzi. La punizione di Sulejmani è alta sopra la trasversale. La spinta propulsiva del Pergine trova il meritato premio al 36°. Ancora su tiro dalla bandierina d’angolo di Sani è Cioncolini che di testa sbuca nel traffico e trafigge imparabilmente Scanzi alla sua sinistra dando forza alla palla con una perfetta torsione. Ci si aspetta a questo punto un Palazzo del Pero più volitivo e che abbandoni la remissività dimostrata fino a questo punto del match, ma invece è sempre il Pergine ad avere il controllo della situazione. Al 37° si registra il tentativo di Sani dopo un’azione personale di 30 metri. Subito dopo ammonito Albergotti per proteste. Passano 2 minuti ed è Roman, su un'incursione avanzata, che tenta di impegnare Scanzi con un sinistro debole. Facile la presa del portiere ospite. Al 40° in sequenza gli unici due segni di vita del Palazzo del Pero in tutti i 93 minuti. Prima è Santinacci che da posizione defilata calcia da dentro l’area di rigore, tiro ribattuto da un difensore in recupero. Immediatamente dopo è il n° 7 Frescucci a colpire al volo dalla stessa zolla di campo con la palla che si perde alta sopra la traversa di Campagnano. Al 42° giallo anche per Kullury per un’entrataccia con il piede a martello su un avversario in fascia sinistra. Al 44° cala il sipario sulla partita. Dalla fascia sinistra d’attacco Sani entra in area e di destro lascia partire un forte tiro centrale che Scanzi respinge a fatica. Sulla palla si avventa Cioncolini, davvero da massimo voto in pagella la sua prova, che viene atterrato da un avversario per un rigore talmente palese e solare che nessuno, né in campo né in tribuna, si sente minimamente di mettere in dubbio. Sinistro di Borgogni dagli undici metri con palla ad incrociare. Portiere da una parte, sfera dall’altra e i 3 punti messi nel freezer. Il secondo tempo ricalca il primo, con il Pergine che potrebbe aumentare il proprio score se solo ci fosse stata più concentrazione e precisione davanti alla porta di Scanzi. Al 5° è Cioncolini che cerca la sua personale doppietta sbucando ancora di testa su angolo. Un minuto dopo è Scanzi che deve uscire fuori area con i piedi a chiudere su Sani lanciato a rete. La palla viene recuperata da Gori che innesca Serrapica che mette il pallone fuori. Al 9° gol annulato al Pergine per una posizione di fuorigioco. I biancoverdi si lanciano palla al piede in campo aperto in situazione di 3 contro 1 e vanno al tiro a botta sicura con Borgogni. Scanzi fa il miracolo di parare ma la palla perviene a Picchioni che aveva seguito l’azione mettendo dentro per il più facile dei gol. La rete viene annullata per off side del numero 2 perginese e probabilmente l’arbitro ha visto bene, anche se la chiamata era molto difficile. Onore al merito. Al 10° mister Parri tenta di rivitalizzare la propria squadra cercando di dare, senza esito, la scossa giusta. Fuori il n° 9, l’evanescente Frescucci, dentro Pommella che va a posizionarsi come difensore destro e ridisegnando completamente il fronte d’attacco. L'allenatore ospite rischia le tre punte, e d’altronde non potrebbe fare diversamente, facendo salire Favilli insieme a Santinacci e l’altro Frescucci sulla linea dei difensori di casa. Dobbiamo dare merito a mister Parri di non aver lasciato niente di intentato e di averle provate davvero tutte. Nessun rimorso di coscienza pertanto per l’allenatore degli aretini. E’ comunque un monologo del Pergine che continua a cercare, senza esito, il terzo gol. Al 12° è Borgogni che da posizione favorevole manda fuori di un soffio. Al quarto d’ora giallo a Bennati per un brutto fallo su Cortonesi nella zona centrale. In sequenza tre tiri di sinistro di altrettanti calciatori locali: il primo di Cioncolini che fa partire un tiro con la palla altissima. Il secondo di Picchioni con il pallone che viene smorzato da un difensore. Il terzo di Cortonesi dal limite con palla fuori di poco. 22° cambio negli ospiti, fuori Menchetti e dentro Ercolano che va a prendere posto in mezzo al campo. Anche Gimmelli fa il suo rientro sul rettangolo verde dopo due settimane subentrando a Borgogni e posizionandosi nel suo ruolo naturale di attaccante centrale. Al 26° si fa male in maniera del tutto fortuita Cortonesi. Mister Grassi, costretto al cambio obbligato, manda dentro il guizzante Bartoli a macinare chilometri in fascia destra. Al 29° ci prova il Palazzo del Pero con un velleitario colpo di testa di Albergotti su palla d’angolo. Nessun problema per Campagnano che si sporca così i guanti nello stringere la palla al petto. A 15 minuti dalla conclusione si registra un’azione prolungata di Sani in zona sinistra che alla fine fa pervenire la sfera a Gimmelli che con il suo piede preferito, il mancino, calcia dal limite dell’area una palla pericolosa che si perde alta di poco. 32°: destro di Cioncolini, la palla incoccia la testa di un difensore avversario appostato davanti a Scanzi e va a finire in calcio d’angolo. Prima di abbandonare il campo per far spazio a Staiano, Sani ci prova ancora ad entrare nel tabellino dei marcatori, ma Scanzi devia molto bene in tuffo. Al 39° Bartoli elude un difensore e spara nell’angolo alto. Ancora il bravo portiere ospite mette in angolo. Al 40° quello che ci chiediamo dall’inizio del campionato: l’arbitro non concede un vantaggio al Palazzo del Pero e fischia una punizione agli aretini nella propria metà campo. In tutte le partite viste fino ad ora tutti i direttori di gara non hanno mai dato il vantaggio. Bisognerebbe che i vertici arbitrali delucidassero in merito. Dieci minuti mister Parri li concede anche a Tiezzi. Fuori l’esausto n° 7 Frescucci. Al 44° è ancora Gimmelli che cerca il gol su una palla pennellata da Bartoli in fascia di competenza, ma al momento del tiro viene chiuso da ben 3 difensori ospiti. Per concludere da segnalare il brutto gesto di frustrazione di Kullury che sradica la bandierina del calcio d’angolo e la getta via. Meritava l’ammonizione. Di sicuro il direttore di gara non l’ha visto altrimenti avrebbe sicuramente preso il provvedimento. Come chiosa finale si tranquillamente dire che la prova del Pergine è stata convincente oltreché vincente. La squadra, che ha dato un’ottimaprova soprattutto sul piano della personalità, non ha risentito minimamente nei cambi dimostrando così che l’organico è ampiamente solido e chiunque sia chiamato alla prova dimostra affidabilità al pari di qualunque altro compagno. Per il Palazzo del Pero i numeri sono impietosi. Senza vittorie da ben 41 giorni, cioè da quel 2 ottobre nel 2-1 casalingo col Cavriglia, 3 pareggi e 3 sconfitte con sole 2 reti all’attivo in queste ultime 6 partite e attacco più anemico del girone al pari del Salutio. Ma quello che preoccupa di più, dispiace davvero dirlo, è stata sinceramente la prestazione, senza idee né personalità e dire che ci saremmo aspettati qualcosa di più dalla formazione aretina è davvero scontato. Fare graduatorie di merito in simili situazioni è davvero antipatico, ma possiamo affermare che non è dispiaciuta la prova di Kullury in fascia sinistra (chissà se sia stato mai provato in mezzo al campo questo giocatore) e del n° 7 Frescucci se solo non si intestardisse nel non voler usare il piede sinistro neanche nelle situazioni più elementari volendo per forza trattare la palla esclusivamente con il destro. L’incontro interno con la Capresana domenica prossima è lì a dirci un qualcosa di più sui veri valori della squadra di mister Parri. Per il Pergine invece, alla prossima, trasferta in quel di Salutio. Infine una nota di merito doverosa per l’arbitro. A parte l’episodio del mancato vantaggio di cui sopra, il pratese Masiani è piaciuto davvero. Ha corso molto, ha cercato di essere sempre sulla linea dei difensori, ha fischiato con autorità, quasi sempre vicino all’azione. Preciso e puntuale nelle chiamate, si può ben dire che le abbia indovinate tutte. Ha calmato gli animi nei momenti in cui la partita poteva in un qualche modo innervosirsi anche chiamando addirittura qualche giocatore per cognome invece che per numero. Secondo il nostro parere, è sicuramente da seguire e da tenere d’occhio per un eventuale salto di categoria. Un applauso. Commento di : |