CAMPIONATO SECONDA CATEGORIA GIR. L |
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2ª giornata |
25/09/2016 | ||
BADIA AGNANO |
PERGINE |
0-1 | |
I COMMENTI |
Badia Agnano – Pergine: 0-1 Badia Agnano: Landini, Rulli (Canestri), Senesi, Ottobi, Rossi, Pedani, Liburdi, Crafa, Di Francesco (Ezarouali), Erpici, Colcelli. A disp.: Bindi, Faralli. All.: Locci Pergine: Campagnano, Picchioni, Zazzeri, Cortonesi, Tassini (Soulejmani), Roman, Sani, Cioncolini, Gimmelli, Gori (Serrapica), Staiano (Borgogni). A disp.: Mondò, Giusti, Anselmi, Bartoli. All.: Grassi Arbitro: Belardi della sez. di Siena. Marcatore: Cioncolini al 90° Solo un episodio poteva regalare la vittoria ad una o all’altra squadra in una partita bloccata dove, pur non mancando certamente le occasioni da gol, le due squadre si sono date battaglia con molta verve agonistica prevalentemente nella zona di centrocampo ed in pratica equivalendosi e annullandosi, guadagnando il campo alternativamente di volta in volta usando l’arma dei lanci lunghi in profondità, come del resto le esigue dimensioni del terreno di gioco imponevano e soffocando così gli scarsi tentativi di manovra che raramente trovavano gli spazi necessari. L’episodio che ha regalato la vittoria al Pergine in questo che era il derby per antonomasia delle due formazioni, si è registrato quando sul match scorrevano i titoli di coda. Episodio che tra l’altro è stato foriero di numerose polemiche post partita da parte dei sostenitori di casa. Tutto nasce all’89° quando Erpici dalla zona di destra si butta come un falco su un pallone lungo sulla fascia sinistra del campo, proprio sotto le tribune. Vince un contrasto un po’ ruvido con Picchioni che rimane a terra. Fallo o non fallo, infrazione si o infrazione no, fatto sta che il disastroso arbitro Belardi di Siena lascia proseguire facendo eloquenti cenni con le braccia e permettendo così allo stesso Erpici di involarsi solo soletto verso la porta di Campagnano. Allo stesso tempo i giocatori del Pergine si fermano e protestano vivacemente convinti dell’infrazione e in pratica “costringendo” l’arbitro a tornare sui suoi passi. Così succede che il signor Belardi interrompe dopo alcuni secondi dal fatto incriminato l’azione di Erpici con un mezzo fischio flebile appena percepibile che ha dimostrato tutta la sua insicurezza con la quale ha diretto la gara, dimostrando lì per lì di non sapere che pesci pigliare e scatenando le ire dei giocatori in casacca giallorossa. Sulla punizione a favore degli ospiti ecco il cambio di campo con la sfera che arriva a Sani sulla fascia destra dell’attacco perginese. Il n° 7 pennella un cross teso in direzione del limite dell’area che Cioncolini con una bellissima girata di collo destro impatta la palla prima che la stessa tocchi terra, direzionandola magistralmente nella porta avversaria dove Landini, probabilmente un po’ in ritardo in quanto forse coperto nella visuale, può solo sfiorarla con la punta delle dita della mano destra e segnando così l’apoteosi alla squadra di mister Grassi. E il momento che fa da spartiacque al match è proprio quello dove il cronometro segna il minuto 90. Detto ciò, anche se la sconfitta può risultare eccessivamente penalizzante per la squadra di casa, va detto che il Pergine non ha rubato assolutamente nulla tenendo bene il campo su un terreno insidioso come quello di Badia Agnano e credendo fino alla fine nel risultato. Un Pergine diligente, concentrato per tutti i 90 minuti nei dettami impartiti dall’allenatore, che non si è mai scomposto cercando in ogni momento di mantenere in maniera puntuale l’ordine tattico sul campo. Del Badia Agnano, che a questo punto rimane l’unica squadra ancora a zero punti del girone, al di là degli errori arbitrali che lo possono aver penalizzato, rimane l’amarezza in bocca per un risultato positivo che a quel punto della partita appariva a portata di mano e forse ha pagato un po’ sul finale la voglia e il desiderio di cercare di portare a casa l’intera posta in palio. Abbiamo accennato all’arbitro. Prova decisamente scadente quella del signor Belardi che oltre ai macro episodi di cui parleremo ha dimostrato una scarsa personalità, nessuna autorità né tantomeno carattere, è apparso più volte impacciato, timido e timoroso e più che arbitrare la partita si è fatto arbitrare dalla partita per cui anche negli episodi più spiccioli alla fin fine ha scontentato entrambe le squadre. Insomma, se si vuole intraprendere questo tipo di hobby ci vuole ben altra stoffa. Ma riavvolgiamo il nastro e partiamo dall’inizio. Il Badia Agnano si presenta in emergenza rossa con solo 15 giocatori convocabili. Oltre ai 3 in infermeria, la battaglia di domenica scorsa nel catino di Stia si è rivelata fatale per la formazione badiale che non paga di aver lasciato l’intera posta ai viola di casa, si è beccata persino le ire del giudice sportivo che in settimana ha stangato i giallorossi appiedando Samuele Fani, Federico Ercolani e Alessio Nocentini i quali in totale hanno collezionato ben 6 partite di squalifica. Come inizio di campionato insomma non c’è davvero male. Ragion per cui il povero mister Locci ha dovuto fare le nozze con quel che passava il convento. Nel suo 4-3-3 l’anima avanzata è stato lo sgusciante Erpici che, oltre a guadagnarsi scaltramente un innumerevole numero di punizioni, ha tenuto palla per le avanzate di Di Francesco e Colcelli che gli giravano intorno partendogli da dietro. A centrocampo da registrare l’ottima prova di Crafa che ha dato l’impressione di essere uno dei più positivi dei suoi, dettando i tempi e regolando accelerazioni e rallentamenti della sfera a seconda delle situazioni, nonché usare la sciabola quando la partita saliva di tono. Tra gli ospiti invece si è registrato il rientro di Roman al centro della difesa con l’ottimo Staiano dentro fin dal primo minuto là davanti sulla zona sinistra a far coppia con Gimmelli perno centrale. Cioncolini, molto bravo al di là del gol sia in fase di rottura che di proposizione, Gori e Cortonesi piazzati là nella zona nevralgica del campo, non si sono certamente tirati indietro allorchè l’incontro necessitava di coraggio e ardore ma quel che è più importante sempre con la necessaria lucidità. Pronti via e sono cominciate subito le schermaglie. Schema su punizione per la formazione di casa, cross di Liburdi con Ottobi che per un soffio manca la palla di testa sul secondo palo. Dalla parte opposta è Staiano che ci prova dal limite. Palla fuori di poco. Gli stessi Staiano e Gimmelli in sequenza concludono in maniera velleitaria il primo sul portiere e il secondo calciando alto. Ma la prima conclusione degna di tal nome è al minuto 12 quando Crafa costringe Campagnano al tuffo alla sua sinistra. L’arbitro inizia il suo show di errori al 14° quando su cross dalla tre quarti, Cioncolini tenta di segnare smanacciando il pallone. Il direttore di gara vede tutto e assegna la punizione senza però estrarre il cartellino giallo. Cartellino giallo che, dopo un tentativo di Sani che spara il pallone sull’esterno della rete, si becca invece il badiale Crafa per aver tentato di giocare la palla in rovesciata nella zona di metà campo sfiorando la testa di un avversario. Subito dopo viene invece graziato Roman che stende lo stesso Crafa da dietro. Solo un rimbrotto per lui e scatenando così al contempo le invettive dei supporters giallorossi. Al 25° esce Rulli per stramento e in verità il numero 2 locale non era sembrato fin da subito al meglio della condizione vista la difficoltà nel cercare di frenare le incursioni di Staiano. Dentro Canestri senza che il cambio sposti alcunché nell’assetto della squadra. Dopo un inizio decisamente di marca giallorossa, in questa fase della partita è invece il Pergine che cerca di muovere la palla provando così ad eludere l’ardore fisico sul quale il Badia Agnano imposta la sua gara e così facendo piano piano prende il controllo del centrocampo costringendo per alcuni minuti sulla difensiva i padroni di casa. Alla mezzora funziona ancora l’intesa Gimmelli - Staiano, per la conclusione debole di quest’ultimo. Ma è al 33° che si registra la vera occasionissima che potrebbe portare il Pergine al vantaggio. Picchioni trova il corridoio giusto in area, approfitta dello spazio lasciatogli, si incunea e a tu per tu con Landini e calcia a rete ma viene chiuso dall’uscita disperata di quest’ultimo che respinge la palla. Al 36° Gimmelli calcia debolmente una punizione col suo piede mancino parata senza problemi da Landini e a conferma che alla fine erano gli episodi quelli che potevano decidere la partita, sul ribaltamento dell’azione è il Badia Agnano ad andare vicinissimo al vantaggio con Di Francesco che a due passi dalla porta avversaria non trova la deviazione giusta sfiorando solo la sfera su un bel calibrato cross di Erpici. Quindi è Canestri che si becca il giallo andando a chiudere su Sani dalla parte opposta della sua zona di competenza, anche se il giocatore implora la sua innocenza nel sostenere di aver preso la palla. Dopo che ancora Gimmelli di sinistro telefona di nuovo a Landini, è Colcelli che pone fine alla prima parte dell’incontro facendosi mezzo campo palla al piede e arrivando stanchissimo alla conclusione dal limite calciando in maniera sbilenca. La ripresa inizia con l’avvicendamento al centro della difesa del Pergine dove l’armadio Soulejmani prende il posto di Tassini. Riapre la contesa un tiro di Liburti senza nessuna pretesa che Campagnano blocca ed immediatamente dopo lo stesso n° 7 badiale si prende anche lui il meritato giallo per un’entrata a piede alto su Zazzeri. All’11° ancora una ghiotta occasione per il Badia Agnano. Punizione di Crafa indirizzata a centro area dove Campagnano devia di pugno, la palla ritorna davanti alla porta dello stesso con Di Francesco che ancora una volta non trova la deviazione. Un giro di lancetta e si registra l'ennesima cantonata del direttore di gara che ammonisce Soulejmani per fallo di mano ma il suo braccio è perfettamente attaccato al corpo. Il provvedimento disciplinare è davvero fuori luogo. Le energie cominciano a mancare e la partita diventa ancor più spezzettata. Non si contano i batti e ribatti nella zona centrale, con la palla che in certi momenti non riesce neanche a toccare terra. In sequenza si registra il cambio tra Staiano e Borgogni nel Pergine e un’ammonizione a Gori per un’entrataccia su Di Francesco. Al 20° è Ottobi che spara alle stelle con il destro e dopo un paio di minuti è sempre il n° 4 giallorosso che ha sulla testa la palla giusta per portare in vantaggio la propria squadra, ma la sua ‘zuccata’ si perde di poco a lato del montante. A metà ripresa ancora un episodio contestato che chiama in causa il direttore di gara. Colcelli va a recuperare palla dentro l’area di rigore sulla linea di fondo sradicandola dai piedi di un avversario e la gioca in mezzo dove Erpici solo soletto la mette in porta con Di Francesco che, arrivando da dietro, probabilmente la tocca prima che passi la linea. La palla entra in rete ma l’arbitro, tra l’altro ben appostato, sul tocco di Erpici aveva fischiato alzando il braccio dando ad intendere una posizione di fuorigioco del n° 10 badiale che però aveva ricevuto palla su un tocco all’indietro da fondo campo. E neanche si può dire che abbia fischiato l’uscita della palla a fondo campo in quanto il gioco poi è ripreso con la stessa posizionata fuori area di porta. Spinte o falli non ce ne sono stati perché altrimenti l’eventuale punizione sarebbe stata diretta e il braccio l’arbitro non l’avrebbe alzato. Il mistero è rimasto nell’intera tribuna. Al 25° ultimo cambio nel Pergine: fuori Gori per Serrapica. Subito dopo testa di Di Francesco, senza problemi la presa di Campagnaro. Intorno alla mezzora si registra una fase di sopravvento dei padroni di casa ed è ancora il frizzante Erpici che ha l’occasionissima presentandosi a tu per tu con Campagnano che di piede gli respinge in uscita la conclusione, dopodichè ci prova anche Liburdi però in maniera debole. A questo punto mister Locci pensa che forse può provare a vincerla la partita e tenta la mossa delle due punte avanzate. Fuori Di Francesco per Ezarouali che si posiziona lì davanti sulla linea dei difensori avversari con Erpici spostato a destra. Ma come per incanto è ancora il Pergine che rialza la testa ed è Gimmelli che avverte gli avversari che il destino dell’incontro è tutto da decidere e fa capire ai suoi che il sogno di riuscire a portare a casa i tre punti non è poi così campato in aria. Si invola sulla zona di sinistra, entra in area indisturbato e spara un mancino a botta sicura che fa gridare al gol, ma è Landini che con una prodezza in tuffo devia magistralmente in calcio d’angolo. Applausi per entrambi. Al 36° ancora il n° 9 perginese fa suonare il campanello d’allarme ai locali mandando la palla a sfiorare l’incrocio con una punizione dal limite. Mentre molti in tribuna, scherzosamente, dicevano che le due squadre si erano messe d’accordo per lo 0-0, il concitato finale di cui abbiamo gia detto. La formazione di mister Grassi esce pertanto con i tre punti da un campo difficilissimo e si gode il successo costruito sul sudore e l’abnegazione ma soprattutto, quel che è più importante, viene via dall''Olinto Giannini' con una ritrovata fiducia nei propri mezzi che in questo momento era ciò che necessitava per il prosieguo della stagione, dopo che il match contro il Rassina aveva inevitabilmente lasciato un po' d'amaro in bocca. Il Badia Agnano ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per potersi rialzare da questo periodo storto e proprio da queste due partite, dove il destino sembra essersela presa con i colori giallorossi, dovrà trovare la forza interiore per cominciare a far punti anche se il calendario per domenica prossima gli ha riservato davvero quella che al momento è la peggior squadra per sognare voli pindarici, e cioè proprio quel Rassina che sta veleggiando a punteggio pieno con il miglior attacco e la porta ancora vergine. |