CAMPIONATO ALLIEVI B FIRENZE GIR.B

18ª giornata
11/02/2018

ISOLOTTO

AUDACE LEGNAIA
0-1
I COMMENTI


ISOLOTTO: Caporali, Silvestri, Sorelli, Gueli, Iacono, Camigliano, Bianchi, Sernissi, Giangrande, Calonaci, Reale.
A DISPOSIZIONE: Carti, Ciampi, Gaetano, Bucci, Brunori, Barbieri Vestri, Santonastasi.
ALLENATORE: Lorenzo Gheri.
AUDACE LEGNAIA: Parenti, Guidotti, Filippini, Ferretti, Giannini, Fusi, Martini, Mannelli, Ambrosino, Miller, Tofanari.
A DISPOSIZIONE: Toci, Arena, Basallo, Giomi, Roncaglia, Hanine, Nael.
ALLENATORE: Giacomo Tolossi.
ARBITRO: Parisi di Firenze.
RETE: 43’ Ambrosino.

Due società appartenenti allo stesso quartiere ma divise, oltre che da una storica e sana rivalità sportiva, anche da un notissimo viale di circonvallazione. Un Isolotto, padrone di casa nell’occasione, in cerca di riscatto dopo la sconfitta patita una settimana fa sul terreno di Dicomano e in cerca di quei tre punti che gli permetterebbero di consolidare la quarta posizione occupata in classifica. Un Legnaia in grandi condizioni di forma reduce da tre vittorie consecutive e alla ricerca del classico colpo gobbo che gli consentirebbe non solo di “vendicare” (sportivamente parlando, s’intende….) la sconfitta subita in occasione del match d’andata ma anche di conquistare tre punti utili ad accorciare la distanza nei confronti dei rivali di giornata. Gli ingredienti per assistere a un derby ricco di emozioni e bel gioco, insomma, ci sono tutti. Peccato che invece, al termine di ottanta minuti agonisticamente ben interpretati ma poveri di contenuti tecnico/tattici, le aspettative del buon pubblico accorso sulla tribuna dell’ “Elio Boschi” siano state deluse. Ad onor del vero una parte di sostenitori che se ne va con un bel sorriso stampato sul volto c’è. Un sorriso smagliante che grazie al graffio ben assestato da Alessandro Ambrosino in avvio di ripresa, si colora di giallo e di blu. I ragazzi di Jack Tolossi espugnano il campo di Via Pio Fedi giocando una partita tutta grinta e sostanza mettendo a frutto l’unica autentica occasione che si è loro presentata. Non sono, invece, riusciti nell’intento i ragazzi guidati da Lorenzo Gheri che, al contrario, non hanno messo a frutto l’unica ghiottissima palla gol capitata sui loro piedi. Come spesso accade quando vanno in scena derby tanto sentiti ed equilibrati, le poche occasioni che si riescono a creare fanno la differenza e anche questo match non è sfuggito ad una delle più celebri regole non scritte del gioco più bello del mondo. Nella fase iniziale del primo tempo è l’Isolotto a prendere in mano le redini del centrocampo. I ragazzi dell’Audace sono sistematicamente anticipati dalla diga costituita da Gueli, Bianchi e Sernissi e nelle rare occasioni in cui la palla è giocata dal centrocampista di riferimento Miller, la coppia d’attacco composta da Tofanari e dall’ex lastrigiano Ambrosino non riesce a dar corpo alla fase offensiva. Il quartetto arretrato composto da Silvestri, Sorelli, Iacono e Camigliano chiude con disarmante sicurezza ogni varco e l’estremo biancorosso Caporali è solo parzialmente impensierito da qualche rara battuta a rete dalla media distanza. Neppure l’Isolotto, però, riesce ad aggirare la linea Maginot composta dagli esterni Guidotti e Filippini e dai centrali Giannini e Fusi. Anche Parenti può dormire sonni relativamente tranquilli visto che né l’aitante Giangrande (chiuso ottimamente in gabbia dalla solida coppia centrale giallo blu) né Calonaci e neppure Reale riescono a trovare il pertugio giusto per andare al tiro. Del resto mister Tolossi, memore del 3-5 con cui era andato in archivio il mach giocato al “Bacci”, ha studiato bene le sue mosse. Primo, non prenderle. Poi si vedrà. In pratica, il primo tempo è tutto qui. Tanta grinta, tanto movimento ma poco costrutto da ambo le parti in fase d’impostazione. Un’Audace che fa del palleggio una delle sue armi principali, è limitata nella sua azione non solo da un solido Isolotto ma anche dalle non perfette condizioni del terreno di gioco. Un Isolotto molto più fisico che frequentemente, nel tentativo di aggirare la linea mediana avversaria, sviluppa il proprio gioco utilizzando le corsie esterne, si trova costretto spesso e volentieri ad utilizzare lunghi rilanci che inevitabilmente finiscono per favorire la retroguardia ospite. Tutto questo per dire che il taccuino del cronista resta desolatamente bianco e che le due formazioni vanno al riposo accompagnate da uno scialbo risultato ad occhiali che non sembra destinato a subire grossi scossoni. E’, invece, la fase iniziale della ripresa a regalare gli unici lampi di luce che saranno poi decisivi ai fini del risultato finale. Al 43’, sugli sviluppi di un lungo rilancio in profondità, la difesa centrale dell’Isolotto manca l’intervento in chiusura favorendo il puntuale inserimento di Ambrosino che dopo aver recuperato palla ed essere entrato in area, fulmina imparabilmente Caporali grazie a una precisa battuta a rete, con la stessa che s’insacca sotto la traversa. Non si fa attendere la reazione dei ragazzi di Gheri che si buttano subito in avanti alla ricerca del pareggio gettando, però, alle ortiche la più ghiotta delle opportunità. Siamo al 49’ quando capitan Sorelli, dopo aver vinto un rimpallo al limite dei sedici metri giallo blu, s’incunea verso la porta ritrovandosi a tu per tu con Parenti. Il pareggio sembra cosa fatta. Peccato, però, che l’urlo di gioia di giocatori e sostenitori biancorossi sia destinato a rimanere soffocato in gola. La battuta a rete del numero tre gigliato è debole e per il numero uno dell’Audace è facile neutralizzare la sfera. Nei minuti successivi saranno decisivi i cambi operati da Tolossi. L’inserimento di forze fresche e la salita in cattedra, in mezzo al campo, di Ferretti contribuiscono a chiudere in cassaforte i tre punti. L’Isolotto, infatti, non riesce più a rendersi davvero pericoloso e al triplice fischio finale dell’arbitro Parisi, è l’Audace a far festa. Prosegue il “magic moment” della formazione di Via Dosio alla quale riesce una bella impresa. Espugnare l’Isolotto, per giunta senza subire gol, è tutt’altro che semplice. I ragazzi di Tolossi ci sono riusciti grazie ad un’attenta applicazione tattica e a quel pizzico di sano cinismo che in certi casi non guasta. Esce, invece, dal campo deluso e amareggiato l’undici guidato da Gheri al quale sono mancate la forza e la lucidità per rimettere in asse i due piatti della bilancia. Spesso, nei derby, i piccoli dettagli fanno la differenza e questa volta, a curarli nel modo migliore, è stata la formazione giallo blu.

CAMPIONANDO MVP

Buone nell’Isolotto le prove fornite dagli esterni di difesa Silvestri e Sorelli, dal centrale Iacono, da Gueli e dal centrocampista di riferimento Sernissi. Nell’Audace buona la prova offerta dall’intero pacchetto arretrato, dal mediano Ferretti, dal regista Miller e dal match winner Ambrosino.

Sufficiente la direzione arbitrale di Parisi.

Nico Morali


Commento di : nicofico




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