CAMPIONATO JUNIORES FIRENZE GIR.B

13ª giornata
09/12/2017

SIGNA

SAN PIERO A SIEVE
1-4
I COMMENTI


SIGNA 1914: Alari, Pierattini, Degl'Innocenti, Mori, Pruneti, Ponzuoli, Ceccatelli Chesi, Asmarandei, Martinelli, Attanasio, Binetti.
A DISPOSIZIONE: Balbo, Trenti, Gallo, Daniele, Allegri, Francalanci, Bagni.
ALLENATORE: Cristiano Coli.
SAN PIERO A SIEVE: Diop, Cerbai, Derraj, Fabbiani, Tagliaferri, Bianchini, Palma, Camattari, Hoxha, Zoppi Mattia, Zoppi Lorenzo.
A DISPOSIZIONE: Di Giorno, Tronconi, Chini, Luchi, Palermo, Moldoveanu.
ALLENATORE: Jonathan Marucelli.
ARBITRO: Santini di Firenze.
RETI: 33' Palma, 35' Ceccatelli Chesi, 47' Fabbiani, 88' Luchi, 90' Moldoveanu.

'A Signa si sogna'. Potrebbe essere lo slogan giusto per pubblicizzare in maniera accattivante un ameno luogo di vacanza. Invece, molto più semplicemente, è l'incipit che ha fatto accorrere sulla tribuna dello stadio 'Puskas' il pubblico delle grandissime occasioni. Possiamo affermare senza tema di smentita che mai, da quando seguiamo le gare interne del settore giovanile canarino, ci era capitato di vedere così tanta gente sugli spalti dello storico impianto di Via Del Crocifisso. Eh sì; perché mai come in questa stagione, sulle rive del Bisenzio, è lecito sognare in grande. Ed a farlo non sono solo i sostenitori giallo blu. Lo è, prima di tutto, la formazione Juniores guidata da due autentici pilastri del football signese quali sono Cristiano Coli e Fabio Fabiani. Per la prima volta dopo tanti anni di oblio, infatti, una formazione giallo blu torna ad essere dolcemente invischiata nella lotta per il vertice. Una battaglia che potrebbe regalare, a fine stagione, il ritorno sul prestigioso palcoscenico dei campionati regionali. Fino a questo momento il cammino percorso dai ragazzi di Coli e Fabiani è stato pressoché perfetto; otto vittorie, quattro pareggi, nessuna sconfitta. Adesso, però, viene il difficile. Per prolungare l'impressionante striscia positiva di dodici risultati utili consecutivi e perché no, mettere la freccia ed operare il sorpasso in vetta al Girone B, il Signa è chiamato a compiere l'impresa più ardua di tutta questa prima parte di stagione; battere a domicilio l'altra super corazzata. Anche il San Piero a Sieve guidato da Jonny Marucelli, infatti, si presenta all'appuntamento con la storia vantando un curriculum di tutto rispetto, frutto di nove vittorie, tre pareggi e nessuna sconfitta. Anche in Mugello, dunque, si sogna il ritorno fra i regionali ed è proprio con questo intento che la dirigenza bianco rossa ha allestito un roster di tutto rispetto. Il nutrito, caloroso e colorito drappello di sostenitori canarini, non riesce quasi a credere ai propri occhi dinanzi allo stupendo approccio che i propri beniamini hanno con questo attesissimo big match. Un Signa caricato a molla parte, infatti, fortissimo sorprendendo, per qualità, quantità di gioco espressa e gran ritmo, un San Piero che, per contro, stenta non poco in fase difensiva. Coli ha studiato bene l'avversario e sa che partire a spron battuto potrebbe dargli un leggero vantaggio. Un ispiratissimo Cosmin Asmarandei, supportato in fase d'impostazione dall'attivissimo Attanasio e, in fase di rottura, da un concentratissimo e determinato Gioele Mori, distribuisce con precisione e intelligenza tattica un gran numero di palloni che il trio d'attacco composto dagli esterni Binetti e Ceccatelli Chesi e dal bomber Martinelli, sfrutta a più riprese nel tentativo di far male ad un reparto arretrato mugellano che specie nella sua architrave centrale, mostra ben più di qualche incertezza. Specie quando affondano sulle corsie esterne, i canarini fanno più volte scattare il segnale d'allarme rosso dalle parti di Diop che già all'8' è costretto a disinnescare in tuffo con bravura un'insidiosa battuta dal limite proposta da Binetti. In questa primissima fase di partita è proprio l'estremo difensore ospite ad assurgere al ruolo di salvatore della patria. Un mobilissimo Binetti, infatti, fa letteralmente impazzire l'insicuro Tagliaferri e all'11' è ancora lui, ottimamente imbeccato in area da Ceccatelli Chesi, ad avere sui piedi la palla buona per portare il Signa in vantaggio. Il suo tentativo di pallonetto è un misto d'intelligenza e spettacolarità. Lo è, però, altrettanto l'intervento di Diop che erigendo un vero e proprio muro davanti all'attaccante di casa, salva ancora la propria porta. Entrambe le squadre non si risparmiano e giocando a gran ritmo fanno divertire il pubblico. Grazie all'ottimo giro palla, alle ficcanti triangolazioni, ad un costante pressing e ad una lucida fase d'impostazione, è sempre la squadra di Coli a creare seri grattacapi alla retroguardia ospite. Al 13' il pericolo viene da sinistra grazie ad una bella triangolazione che vede protagonisti Binetti e Martinelli. Il centrattacco canarino fila indisturbato verso i pali difesi da Diop ma poco dopo il suo ingresso in area di rigore, pecca d'egoismo chiudendo sul fondo da posizione decentrata invece di riproporre un pallone verso il centro che alcuni compagni ben piazzati nel cuore dell'area bianco rossa avrebbero potuto rendere addirittura letale. Al 17' ci prova Asmarandei. Il suo calcio piazzato dalla destra è insidioso e costringe Diop ad un affannoso salvataggio in due tempi. Il Signa insiste e al 19' è Binetti ad andare ancora vicino al gol con una conclusione dalla distanza che per poco non centra lo specchio della porta. Al 24' un'incursione dalla destra di Ceccatelli Chesi, ottimamente innescato da Asamrandei, semina lo scompiglio nel cuore dell'area biancorossa. Sulla sua conclusione è nuovamente decisivo Diop che salva ancora la sua porta riuscendo, però, solo a respingere corto. La palla sfila verso il secondo palo, dove l'accorrente Martinelli, dopo averla raccolta, tenta una conclusione da favorevolissima posizione, con il pallone che si stampa sul palo destro della porta mugellana. Un minuto più tardi, una difesa ospite sempre più sotto pressione, commette un gravissimo errore in fase di disimpegno consentendo la ripartenza canarina. Ancora Martinelli è bravo a recuperare un pallone vagante nella trequarti avversaria e a puntare dritto l'area del San Piero. Dopo essere entrato nel cuore dei sedici metri ed aver inizialmente saltato anche Diop in uscita, all'ex centrattacco di Lastrigiana e Isolotto viene improvvisamente meno il 'killer instint' che da sempre lo contraddistingue. Tutto solo davanti alla porta ormai spalancata, Martinelli traccheggia consentendo a difensori e portiere di chiudere in calcio d'angolo. Sugli sviluppi del corner da sinistra ottimamente tagliato verso il secondo palo da Binetti, il San Piero rischia per l'ennesima volta la capitolazione. Stavolta, a provare la battuta di prima intenzione a rete, è Yuri Degl'Innocenti che, inseritosi con i tempi giusti dalla retrovie, anticipa sì gli omologhi biancorossi ma indirizza sopra la traversa una battuta al volo da ottima posizione. Al 29' Asmarandei innesca Ceccatelli Chesi che brucia sullo scatto il diretto marcatore, entra in area incrociando, però, di pochissimo fuori alla destra di Diop un insidiosissima rasoiata diagonale. Nella prima mezzora di gioco, insomma, il Signa crea e spreca una gran quantità di occasioni e come spesso accade nel calcio, in occasione della prima vera opportunità che gli si presenta, è un cinico e spietato San Piero a passare sorprendentemente in vantaggio. L'azione buona scaturisce da un errore in fase di disimpegno commesso da Binetti che venuto in aiuto della propria retroguardia, gigioneggia nella propria trequarti esagerando nel dribbling e facendosi di conseguenza scippare il pallone dai centrocampisti ospiti. La difesa signese è costretta ad interrompere fallosamente l'azione e concedere al San Piero un calcio piazzato dal limite della cui battuta s'incarica Palma. La conclusione rasoterra proposta dal numero sette bianco rosso sorprende la barriera canarina che facendo filtrare il pallone, mette a sua volta in difficoltà Alari che pur riuscendo ad arrivare sulla sfera, non riesce ad impedire che finisca in rete. Una gran frittata, quella cucinata dai ragazzi di Coli, che rischierebbe di ammazzare un toro....Un toro, certo, non il Signa che, incassato il colpo da autentico combattente di razza, riparte a testa bassa alla ricerca del pareggio. Al 35' l'ennesimo bellissimo assist di Asmarandei dà il là a una manovra da applausi. Sciabolata profonda che taglia a fette il settore sinistro della difesa del San Piero, tre passaggi e stupenda verticalizzazione che premia il puntuale inserimento di Ceccatelli Chesi che dopo essersi incuneato in area, fa secco Diop grazie ad un preciso rasoterra diagonale che morendo nell'angolino basso alla destra del portiere, fa esplodere di gioia la tifoseria canarina. Un Signa che avrebbe meritato molto di più ma che, per contro, è stato capace di far rimanere agganciato al match un cinico San Piero, va al riposo consapevole di avere tutte le carte in regola per provare a portare a casa l'intera posta in gioco. Ad inizio ripresa, però, un altro gentile omaggio della retroguardia giallo blu, cambia in maniera sostanziale i destini del match. La difesa del Signa concede con eccessiva leggerezza un corner che Palma calibra bene verso il centro dell'area, dove il ben appostato Fabbiani, anticipando nettamente gli avversari, gira di prima intenzione alle spalle di Alari il pallone del nuovo vantaggio mugellano. Anche stavolta tutti si aspettano la pronta reazione dei ragazzi di Coli che però, col passare dei minuti, dimostrano di aver smarrito la strada che, nel corso del primo tempo, aveva consentito loro di dominare la scena. L'azione signese perde improvvisamente brillantezza e velocità lasciando il passo alla concretezza e alla solidità di un san Piero che, alla distanza, denota un'ottima tenuta sia sul piano fisico, sia caratteriale. I ragazzi di Marucelli controllano adesso la partita rendendosi nuovamente pericolosi al 61' quando un'insidioso calcio piazzato dalla destra ottimamente tagliato verso il centro dell'area dal solito Palma, dopo essere passato in mezzo a una selva di gambe, termina di pochissimo a lato alla destra di Alari. Pur rimanendo teoricamente in partita, adesso la squadra di Coli scarseggia d''idee in fase d'impostazione ed affidando le sorti della propria fase offensiva quasi esclusivamente a lunghi rilanci in profondità che, almeno nelle intenzioni, dovrebbero innescare le punte, agevola il compito del quartetto difensivo ospite nel quale salgono adesso in cattedra Derraj e Bianchini. Il Signa si rivede dalle parti di Diop solo al 75 quando Binetti, ben liberato sulla sinistra, conclude dal limite spedendo il pallone di poco a lato alla sinistra del portiere. Tre minuti più tardi, un episodio da moviola scuote la tribuna facendo letteralmente infuriare i padroni di casa. Il neo entrato Trenti cerca di farsi luce in area di rigore e un avversario, nel tentativo di contrastarlo, tocca nettamente il pallone con un braccio. Il penalty che potrebbe rimettere in discussione le sorti del match pare nettissimo. Non è, però, dello stesso avviso il signor Santini che lascia correre. Il Signa ci prova con tutti i mezzi ma all'83' è un superlativo Bianchini a chiudere la strada al lanciatissimo Binetti. Sul rapidissimo capovolgimento di fronte, non è altrettanto efficace in chiusura Paolino Pruneti. Lo spunto in velocità da parte di Lorenzo Zoppi lo taglia fuori permettendo al numero undici mugellano d'incunearsi in area e tentare la battuta a rete. La palla si dirige verso la porta di Alari ma la mira è di poco imprecisa, con la sfera che si alza sopra la traversa. All'88' la terza rete mugellana fa calare il sipario sul match tagliando definitivamente le gambe a un Signa ormai spento e povero d'idee. Sugli sviluppi di un calcio piazzato, una corta respinta della difesa giallo blu favorisce l'intervento del neo entrato Luchi che dopo aver raccolto il pallone, lo gira alle spalle di Alari grazie a una precisa conclusione dalla media distanza. Il Signa crolla definitivamente al tappeto e la quarta segnatura realizzata dall'altro neo entrato Moldoveanu, se da un lato fa volare il San Piero sempre più in alto, dall'altro punisce fin troppo severamente un Signa che per quasi un'ora ha dimostrato di potersela giocare ad armi pari. Peccato per gli errori commessi e per una marcata discontinuità nel rendimento che ha costretto i ragazzi di Coli ad alzare bandiera bianca per la prima volta in questa stagione. Prosegue, invece, la marcia trionfale e solitaria del San Piero in vetta alla classifica. Nonostante le difficoltà poste sul proprio cammino da un avversario molto ben organizzato, i ragazzi di Marucelli hanno dimostrato di possedere i cromosomi che caratterizzano le squadre che lottano per traguardi ambiziosi. E' proprio nei momenti difficili, infatti, che non si deve mai mollare. Ed è proprio in questi momenti che la capacità di sfruttare le occasioni che capitano può, alla fine, fare la differenza. Sano cinismo, solidità e grande carattere stanno portando il San Piero molto lontano. Espugnare in questo modo il campo del Signa consente ai bianco rossi di porre una prima seria candidatura alla vittoria finale del campionato. Guai, però, a distrarsi e farsi trascinare dai facili entusiasmi. Il cammino da percorrere, infatti, è ancora lungo e ricco di insidie e tutte le avversarie più accreditate (Signa compreso) sono lì, in attesa di un passo falso da parte della capolista. Proprio in quest'ottica, saranno interessanti le sfide che nel prossimo turno opporranno il San Piero al DLF (vittorioso in casa per 2-1 sul Sesto Calcio) e il Signa alla Laurenziana (che ha espugnato il campo dello Spartaco Banti Barberino per 4-2). La lotta per il vertice resta più che mai aperta ed appassionante.

CAMPIONANDO MVP

Nel Signa hanno giocato un'ottima gara Ponzuoli e Degl'Innocenti in difesa, Asmarandei in cabina di regia, Binetti e Ceccatelli Chesi sugli esterni e Martinelli al centro dell'attacco. Nel San Piero, ottima la prestazione offerta dal portiere Diop ma molto bene sono adnati, in fase difensiva, Bianchini e Derraj. A centrocampo, Fabbiani e Palma, grazie anche alle reti realizzate, hanno ulteriormente nobilitato la già buona prestazione. Bene, sul settore sinistro dell'attacco, anche il veloce e pungente Lorenzo Zoppi. Una doverosa menzione va anche ai due neo entrati Luchi e Moldoveanu che, in virtù delle due reti messe a segno nei minuti finali, hanno contribuito in maniera determinante al largo successo ottenuto dalla formazione bianco rossa.

Sulla buonissima direzione arbitrale di Santini, pesa come un macigno il grave errore di valutazione commesso in occasione del fallo di mano in area del San Piero. Un episodio che poteva essere determinante ai fini del risultato finale del match.

Nico Morali


Commento di : nicofico




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