12 Torneo Regionale - 2000 15/06/2017
FINALISSIMA - F

PROLIVORNO SORGENTI

MARGINE COPERTA
3 - 0 Bulli al 46', Solimano al 52', Giovannoni al 71'


Volere è potere. Potere è volere: la Pro Livorno Sorgenti si prende la Coppa che tanto “voleva”, perché “può” farlo. Grazie ad una straordinaria condizione fisica. Grazie alla minuziosa organizzazione tattica data da Andrea Domenici in due anni a questo straordinario gruppo. Grazie al desiderio di dedicare a Jacopo Pieri questo trionfo. Niente da fare per il Margine che chiude un’annata strepitosa con una giornata no, ma questi ottanta minuti non cancellano affatto le straordinarie gesta dei bianconeri di Peselli.
Clima e tattica. Il clima del “Bozzi”, in senso metaforico, è quello delle grandi occasioni: tribuna quasi piena, ultras accorsi da Livorno per seguire l’ennesima sfida al “Bozzi” della società labronica; sostenitori del Margine in folta rappresentanza. Il clima “concreto” è tutt’altro che idoneo a giocare calcio: umidità alle stelle, sole che complica la vita ai ventidue in campo. Dal punto di vista tattico, non è il momento delle sorprese: le squadre si sono già affrontate due volte in campionato (4-1 a parti invertite i punteggi) e c’è poco da nascondere. Peselli schiera i suoi con Murgia tre-quarttista alle spalle della coppia Saia-Podestà, mentre in mediana agiscono Nelli, Vannini e Ferrone. In difesa Lullo e Sali sono gli esterni, mentre centralmente agisce la coppia Monti-Provenzano. Domenici opta per il consueto 4-3-3, nel quale gli esterni Del Bravo e Solimano hanno spiccate doti offensive; Bulli è il vertice basso davanti alla difesa, mentre Giusti e Roffi hanno ampia licenza di attaccare e di andare a supportare il tridente composto da Francesco Filippi (bravo ad aprire spazi per i compagni), Andolfi e Leoni.
Chiaro marchio. La gara ha subito una nitida impronta labronica: i ragazzi di Domenici sembrano avere più brio in mediana, tengono alto il baricentro e riforniscono le punte con grande efficacia. Dopo quattro minuti Francesco Filippi sfugge a Monti, ma viene fermato da Sali che manda in fallo laterale; sull’azione seguente Roffi pennella al centro un buon cross che Belli è bravo ad allontanare di pugno. La prima vera occasione del match è al 13’, quando una lunga rimessa laterale di Del Bravo imbecca Andolfi che protegge accuratamente il pallone prima di scaricarlo a Leoni che di prima manda in diagonale la sfera a sfiorare il palo. Passano due minuti e il cross di Giusti viene raccolto di testa da Andolfi che piazza la sfera accanto al palo, ma nel frattempo si è alzata la bandierina dell’assistente di Iannuzzi per segnalare il fuorigioco.
Margine pungente. Anche se non fa la partita, il Margine si rende pericoloso ogni volta che mette il naso nell’area avversaria. Al 17’ un cross invitante di Murgia viene deviato da Vallini senza però sorprendere Catastini che blocca. Un minuto più tardi la risposta della PLS è affidata ad un colpo di testa di capitan Bartorelli che su corner manda la sfera di poco sopra la traversa. Al 22’ un corner di Bulli trova la deviazione sempre di testa di Leoni che manda il pallone sul fondo. Al 21’ punizione di Murgia dalla destra, Ferrone sceglie bene il tempo ma non angola a sufficienza e Catastini blocca. Il Margine torna alla conclusione due minuti più tardi con Podestà, ma Castini blocca centralmente.
Spinge la PLS. Il finale di tempo è ancora di marca labronica: prima al 28’ Giusti ruba caparbiamente palla ad un avversario e prova la percussione saltando due avversari, arrendendosi dopo un dribbling di troppo. Al 33’ su un cross di Del Bravo da destra, Leoni si coordina ma mette la sfera di poco alta. Al 37’ un cross di Leoni da destra viene raccolto da Andolfi con uno splendido aggancio, poi la conclusione della punta labronica termina di poco sul fondo. PLS ancora incisiva al 38’ quando una rimessa laterale di Del Bravo imbecca Filippi che manda la sfera di poco sopra la traversa. Gli ultimi acuti del primo tempo sonoi del Margine: in un contropiede Murgia imbecca Podestà, il quale conclude centrale e Catatstini blocca; nel recupero Podestà guadagna una punizione da posizione interessante; calcia Nelli che manda la palla di poco sopra la traversa.
Ancora più PLS. Nel secondo tempo la squadra di Andrea Domenici diventa ancora più incisiva, mentre il Margine continua a non mostrare le sue grandi qualità esibite per tutta la stagione. Il tecnico labronico toglie Roffi ed inserisce Mattia Filippi, spostando Solimano nel tridente ed arretrando Francesco Filippi di qualche metro. Dopo un tiro di Ferrone col mancino alto, al 46’ una splendida discesa di Del Bravo viene interrotta col fallo da Monti. È punizione a circa 22 metri dalla porta. Batte Bulli che col destro manda la sfera a baciare la parte inferiore della traversa prima di gonfiare la rete. La reazione del Margine è assente. E così al 38’ Solimano serve Leoni, fermato dall’ottimo recupero di Lullo.
Raddoppio e tris. Al 52’ la PLS chiude il match: da sinistra Francesco Filippi fa partire un tiro che in tuffo Belli riesce a sventare; sulla ribattuta però accorre Solimano che deposita nel sacco. Al 54’ Catastini respinge in uscita, il neo entrato Perri prova ad angolare verso la porta, Bartorelli salva anche se il gioco è ferma per un fallo. Al 71’ Leoni prolunga per Giovannoni che, entrato poco prima, in velocità salta Belli e deposita nel sacco. A questo punto diventa solo una passerella per la PLS che conduce il successo fino al quarto minuto di recupero.
Troppa. Troppa voglia di vincere per la PLS: ma, come detto nell’incipit, per “volere” bisogna anche “potere”. E i ragazzi di Domenici hanno potuto grazie ad uno straordinario lavoro fatto nell’arco di due stagioni.
Giornata no Margine. Complimentarmi con mister Peselli a fine gara per la straordinaria stagione porta il mister bianconero a fare un’analisi della partita. Il mio intento invece era soltanto testimoniare la mia stima per il meraviglioso lavoro fatto in questa stagione: in cui il Margine, nonostante alcuni infortuni, è stato grande protagonista ed è stato forse la rivale più temibile della Cattolica per il titolo. Difficile e forse anche inutile cercare le cause della giornata no. Meglio far risaltare lo spirito di una squadra che ha mostrato di avere basi solide in difesa con giocatori come Monti e Provenzano in grado di imbavagliare anche gli attaccanti più forti del girone; di esterni come Garbati, Sali e Lullo che spingono e difendono efficacemente. Centrocampisti come Nelli (che ha continuato la sua esponenziale crescita), Vallini e Ferrone. La qualità di Murgia, vero dispensatore di assist. Attaccanti come Podestà e Saia, che difficilmente non hanno lasciato il loro segno.
Complimenti! Complimenti alla società che continua a sfornare gruppi ricchi di qualità che giocano un calcio spettacolare. Complimenti ai ragazzi: che, messi di fronte ad un avvenimento incomprensibile, hanno saputo reagire e continuare a pensare Jacopo – come ha detto mister Domenici in un commuovente ricordo durante la premiazione – lì con loro. Non avrebbe davvero senso, a nostro avviso, fare le pagelle dei livornesi. Perché tutti meritano un encomio per il modo in cui sono riusciti a scrivere il loro nome nella storia del calcio giovanile toscano. Catastini ha protetto la porta con sicurezza, Del Bravo e Solimano hanno spinto costantemente sugli esterni, Bartorelli e Catarsi hanno fatto sì che la squadra non si facesse trovare impreparata nelle ripartenze bianconere. Bulli è un mostro davanti alla difesa: detta i tempi e dà linfa ad ogni manovre; Giusti spinta ovunque e manda in tilt la mediana avversaria; Roffi cura con qualità e quantità il raccordo con l’attacco; davanti Filippi fa un lavoro non sempre appariscente ma preziosissimo, facendo risaltare le iniziative di Leoni (tante volte al tiro, tanti assist sfornati) e di Andolfi (imprendibile per tutto il primo tempo: non segna, ma quanti “scacchi” alla difesa avversaria). Benissimo anche Mattia Filippi come terzino appena entrato, timbra subito il cartellino Giovannoni. Preziosi i contributi di Consani, Bani, Cirinei e Di Stefano nel finale.
Cosimo Di Bari

Margine Coperta-Pro Livorno Sorgenti: 0-3
MARGINE COPERTA:
Belli (75’ Giuntini), Sali (46’ Garbati), Lullo, Monti, Provenzano, Nelli (58’ Marzico), Vallini (54’ Perri), Ferrone, Podestà (61’ Caselli), Murgia (71’ Nencini), Saia (58’ Turini). All.: Gianluca Peselli.
PRO LIVORNO SORGENTI: Catastini, Del Bravo, Solimano, Bartorelli, Catarsi (79’ Consani), Giusti (58’ Bani), Leoni (79’ Cirinei), Roffi (41’ Filippi Mattia), Filippi Francesco, Bulli, Andolfi (79’ Di Stefano). A disp.: Bertocci. All.: Andrea Domenici.
ARBITRO: Fabio Iannuzzi di Firenze, coad. da Niccolò Alaimo e Francesco Pacheco di Firenze.
RETI: 46’ Bulli, 52’ Solimano, 71’ Giovannoni.
NOTE: ammoniti Monti al 45’, Leoni al 59’. Recupero 1’+4’. Corner 3-7.

Commento di : pallonetoscano