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Final Six Giov. Dil. | 28/06/2017 | ||
FINALISSIMA - F |
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CATTOLICA VIRTUS |
URBETEVERE |
3 - 2 | |
URBETEVERE:Giudice, Bertollini, Saccuti, Gaspari, Friano, Bruschi, Battistelli, Arcella, Marras, Gazzarra, Cuomo. A disp.: Coluccia, Scomazzon, Zambrini, Lombardi, Borriello, Calvigioni, Lanari, Stefani, Picchi. All.: Pasquale Barba. SAN MICHELE CATTOLICA VIRTUS: Carcani Niccolò, Masi, Carcani Pietro, Bettoni, Gabbrielli, Marconi, Manetti, Cavaciocchi, Campagna, Mazzei, Di Blasio. A disp.: Basile, Previtera, D'Oria, Nannelli, Rosi, Iacovitti, Carcani Tommaso, Nappa, Vannini. All.: Francesco Vallini. ARBITRO: Luca Angelucci di Foligno, coad. da Salvatore Tomarchio di Ravenna e Jacopo Goretti di Perugia (quarto uomo Alessandro Di Graci di Como). 3' punizione Arcella dalla lunga distanza sopra la traversa 4' Cross Manetti da sinistra, Cavaciocchi arriva al tiro col mancino mirando l'incrocio, palla sopra l'incrocio dei pali 8' Ottimo spunto di Di Blasio che passa a Campagna, il quale fa partire un potente mancino in diagonale, deviato in corner. Sull'angolo da destra, Gabbrielli prende il tempo alla difesa romana e batte Giudice: 1-0!! 11' Risposta Urbe: punizione di Gazzarra, Niccolò Carcani respinge di pugno, sulla ribattuta Arcella col mancino manda la palla sopra la traversa. 26' su una punizione da centrocampo, Gaspari propone il pallone al centro, Niccolò Carcani non trova il pallone nell'intasata area di rigore, sul secondo palo colpisce di testa Gazzarra che nonostante il tentativo di salvataggio di Campagna ristabilisce la parità. 28' dribbling di Pietro Carcani che poi fa partire un destro potente, Giudice para a terra, poi la Cattolica guadagna un corner, sugli sviluppi del quale Campagna si coordina per calciare col destro: palla alta, ma gioco fermo per un fallo al centro dell'area. 34' Dopo una combinazione tra Di Blasio e Mazzei (e forse un fallo non rilevato sul numero 10 giallorosso), da fuori Bettoni fa partire un destro che termina sul fondo. 36' Corner caparbiamente guadagnato da Di Blasio, batte Pietro Carcani che crossa verso il centro dell'area, la difesa romana respinge e Campagna dopo un palleggio fa partire un destro che termina alto. Finisce il primo tempo 37' Manetti fa arrivare il pallone a Mazzei che alza la testa, vede il movimento di Campagna e sforna l'assist splendido per il numero 9 che si coordina e col mancino indirizza il pallone accanto al palo dove Giudice non può arrivare: 2-1! 40' Corner di Masi da destra, Bettoni arpiona il pallone e lo fa pervenire lì ad un passo a Manetti che trova la coordinazione per girarsi e spedire la sfera in rete alle spalle di Giudice: 3-1!!! 41' Bruschi recupera palla a Manetti sulla sinistra e crossa al centro, dove Marras colpisce di testa, ma Niccolò Carcani blocca. 46' Cattolica scatenata: Mazzei dà a Campagna che si gira con una veronica e va al tiro col mancino, palla sopra la traversa. 59' Stefani riceve un pallone proveniente da sinistra, controlla e calcia col destro sotto l'incrocio dei pali dove nulla può Niccolò Carcani. 60' istantanea risposta di Di Blasio che va al tiro col destro, il pallone esce di pochissimo alla sinistra di Giudice. 65' gran parata di Niccolò Carcani su Stefani, ma il gioco era fermo per offside 67' Mazzei per Campagna che da fuori prova il tiro senza inquadrare lo specchio. 69' lancio di Vannini per Campagna, diagonale che esce di pochissimo Saranno quattro i minuti di recupero Gran parata di Niccol Carcani su tiro angolatissimo di stefani! Finita: la Cattolica Virtus è Campione d'Italia Commento di : ciro TRICOLORE!!! Torna a Firenze, o meglio torna a Soffiano, dopo 29 anni, lo scudetto della categoria Giovanissimi, grazie alle epiche gesta del fantastico gruppo 2002, guidato magistralmente da Francesco Vallini e Dino Somigli. Imbattibili, finale compresa: una squadra che ha saputo dominare, ha saputo soffrire, ha saputo reagire. Una squadra che ha straordinarie qualità in ogni settore del campo, che vanta un gruppo compatto, che è in grado di dispensare emozioni e gioie a tutti coloro che hanno avuto il privilegio di seguirla in questi anni. Non c’era stato niente da fare per il fortissimo Chisola, niente ha potuto neppure l’Urbetevere, che per 60 minuti circa ha potuto solo contenere il predominio giallorosso e solo nel finale ha messo pressione alla Cattolica. Al triplice fischio, è festa: è festa per tutti i dirigenti che hanno versato fiumi di sudore negli anni. È festa per il titolo che tutti avrebbero voluto condividere (anzi, condividono: perché lui era con noi a gioire) con Roberto Ferrini. Sublime. L’aggettivo sublime solitamente è “speso” nell’ambito artistico. Ma, dato che il calcio è cultura e, a ben guardare, anche arte, crediamo che non sia una forzatura metterlo in gioco anche per sintetizzare la stagione giallorossa e per caratterizzare la squadra di Francesco Vallini. Che appunto, nel corso della sua annata, è arrivata a giocare un calcio sublime. Fatto di un gioco rapido, efficace, elegante. Fatto di accelerazioni letali. Fatto di momenti di difficoltà affrontati con grande compattezza. E potremmo continuare. Così è stato anche nella Final Six, perfino nella finale in cui la zavorra di dieci (quasi undici) mesi di duro lavoro non può non pesare sulle gambe dei ragazzi. E invece la sfrontatezza e l’incoscienza con la quale i giallorossi hanno affrontato gli ultimi settanta minuti della stagione sono stati forse l’arma in più per superare con merito i forti romani dell’Urbetevere. Costante. Il cambio di passo, in stagione, è stato forse caratterizzato dal passaggio di modulo dal 4-3-3 al 4-3-1-2. Quando Mazzei e Di Blasio sono stati posizionati tra le linee per ispirare Campagna e Manetti (o chi li ha sostituiti durante la stagione), recuperando il modulo che aveva caratterizzato anche la cavalcata tra i Giovanissimi B. E dunque come pensare di cambiare qualcosa nella finalissima? A questo proposito, niente cambia neppure rispetto alle due gare del triangolare: dunque Masi è sempre confermato sulla linea dei difensori, col bravo Previtera (sfortunatissimo: ma non dimentichiamoci che è stato determinante per arrivare alla Fonal Six!) che comunque recupera e siede in panchina. Sempre in difesa agiscono Gabbrielli e Marconi centrali e Pietro Carcani a sinistra; la cerniera di centrocampo è composta da Bettoni, capitan Cavaciocchi e Di Blasio, mentre Mazzei è il trampolino per Campagna e Manetti. I romani sono in campo con un 4-3-3: in attacco agiscono Gazzara, Marras e Battistelli, in mediana ci sono Cuomo, Gaspari e Arcella e in difesa agiscono Bertollini, Saccuti, Friano e Bruschi. Vertigini. Non tanto per la paura o per la posta in palio. Piuttosto le vertigini arrivano agli spettatori per i ritmi forsennati che i giallorossi cercano di imprimere al match fin dalle prime battute. I tre centrocampisti più uno (Mazzei) aggrediscono gli avversari tentando di recuperare il prima possibile palla e l’Urbe fatica a innescare il tridente. Al 3' comunque i ragazzi di mister Barba ci provano con una punizione Arcella dalla lunga distanza sopra la traversa. Al 4' ecco il primo guizzo giallorosso: su un cross Manetti da sinistra, Cavaciocchi arriva al tiro col mancino mirando l'incrocio, palla sopra l'incrocio dei pali. I giallorossi vogliono il vantaggio per indirizzare subito la gara sui binari giusti. E… All’8' è ottimo lo spunto di Di Blasio che passa a Campagna, il quale fa partire un potente mancino in diagonale, deviato in corner da Giudice. Sull'angolo da destra battuto splendidamente da Masi, Gabbrielli prende il tempo alla difesa romana e batte Giudice, indirizzando la sfera sotto l’incrocio dei pali per l’uno a zero. La risposta dell’Urbetevere arriva all’11’: sugli sviluppi di una punizione di Gazzarra, Niccolò Carcani respinge di pugno, sulla ribattuta arriva Arcella che col mancino manda la palla sopra la traversa. Terzo incomodo. Difficile pensare che una finale in calendario il 28 giugno si giochi sotto l’acqua. Invece i nuvoloni che si aggiravano intorno al “Morgagni” e che avevano risparmiato gli Allievi fino al triplice fischio, cominciano a scaricare un’acqua copiosa durante la gara dei Giovanissimi. La Cattolica non si scompone, non si lascia schiacciare sulla difensiva e continua a fare la partita. Al 20' Manetti serve Campagna che carica il mancino e manda la palla di poco sopra la l'incrocio dei pali. I ragazzi di Vallini stanno in campo divinamente. Pressano alti i difensori avversari, recuperano palla a centrocampo (Bettoni è il solito gladiatore, Cavaciocchi e Di Blasio vincono praticamente tutti i duelli contro gli avversari) e provano subito ad imbeccare il terzetto di giocatori offensivi, grazie ai tocchi di prima di Mazzei, ai dribbling di Manetti e alle accelerazioni di Campagna. Ma nel calcio… chi non concretizza la sua superiorità, rischia sempre. E così 26' su una punizione da centrocampo, Gaspari propone il pallone al centro, Niccolò Carcani tenta l’uscita ma non trova il pallone nell'intasata area di rigore, sul secondo palo colpisce di testa Gazzarra che nonostante il tentativo di salvataggio di Campagna ristabilisce la parità. La Cattolica reagisce in modo rabbioso: al 28' dribbling di Pietro Carcani che poi fa partire un destro potente, Giudice para a terra, poi la Cattolica guadagna un corner, sugli sviluppi del quale Campagna si coordina per calciare col destro: palla alta, ma gioco fermo per un fallo al centro dell'area. Ancora Cattolica prima dell’intervallo. Al 34', dopo una combinazione tra Di Blasio e Mazzei (e forse un fallo non rilevato sul numero 10 giallorosso), da fuori Bettoni fa partire un destro che termina sul fondo. Al 36' corner caparbiamente guadagnato da Di Blasio, batte Pietro Carcani che crossa verso il centro dell'area, la difesa romana respinge e Campagna dopo un palleggio fa partire un destro che termina alto sopra la traversa. Il primo tempo si chiude in parità: l’uno a uno va strettissimo ai giallorossi, ma dà fiducia ai tifosi accorsi in massa da Firenze. “È il momento”. O qualcosa di simile devono aver detto Vallini e Somigli ai loro ragazzi nell’intervallo. Perché ad inizio ripresa la squadra giallorossa comincia in modo ancora più intenso della prima frazione. Recuperando palla a centrocampo e imbastendo rapide combinazioni in velocità. E al 37' ecco il nuovo vantaggio: Mazzei sulla tre quarti serve Manetti che protegge il pallone come una bodyguard e lo restituisce a Mazzei; con la rapidità di pensiero che lo contraddistingue il tre-quartista giallorosso vede il movimento di Campagna e lo serve: l'attaccante scatta sul filo del fuorigioco e davanti a Giudice fa partire un tiro rasoterra che gonfia la rete! E non basta. Passano tre minuti e su un Corner di Masi da destra, Bettoni arpiona il pallone e lo fa pervenire lì ad un passo a Manetti che trova la coordinazione per girarsi e spedire la sfera in rete alle spalle di Giudice: è il 3-1. Al 41' risponde subito l’Urbetevere: Bruschi recupera palla a Manetti sulla sinistra e crossa al centro, dove Marras colpisce di testa, ma Niccolò Carcani blocca. La Cattolica però è scatenata: e al 46’ Mazzei dà a Campagna che si gira con una veronica e va al tiro col mancino, palla sopra la traversa. Tenaci romani. Nei minuti seguenti la furia giallorossa si calma un po’ e la Cattolica passa nella modalità gestione del vantaggio. Una gestione che non fa correre il minimo pericolo a Carcani. Eppure al 59', nell’unica sbavatura della difesa giallorossa, Stefani riceve un pallone proveniente da sinistra, controlla e calcia col destro sotto l'incrocio dei pali dove nulla può Niccolò Carcani. Al 60' istantanea risposta di Di Blasio che va al tiro col destro, il pallone esce di pochissimo alla sinistra di Giudice. Al 65' serve una gran parata di Niccolò Carcani su Stefani, ma il gioco era fermo per offside. Al 67' risponde la Cattolica: Mazzei serve Campagna che da fuori prova il tiro senza inquadrare lo specchio. Al 69' occasione per il poker: il lancio di Vannini libera Campagna che parte a campo aperto e poi conclude in diagonale ma la sfera esce di pochissimo sul fondo. L’ultimo attimo di spavento per i sostenitori giallorossi arriva su un gran tiro di Stefani ma Niccolò Carcani decolla e con la sua mano arriva a togliere il pallone destinato sotto l’incrocio dei pali. Una parata che vale come un gol. Perché nei restanti minuti di recupero l’Urbetevere non riesce a produrre altre occasioni e i giallorossi possono festeggiare al triplice fischio. Tricolore! È uno scudetto che nasce da lontano. Un gruppo che si è formato fin dagli Esordienti e che fin da quelle categorie è stato guidato da Francesco Vallini. Il quale ha stabilito, insieme a Dino Somigli, una sintonia perfetta con i suoi ragazzi. Intercettando le loro frequenze, dando loro una chiara identità di gioco e una netta mentalità vincente. Negli ultimi due anni i ragazzi giallorossi hanno incassato solo due sconfitte (una delle quali a Maliseti, col campionato già vinto, l’altra contro lo Sporting Arno di Vaglini nel 2015): per quasi metà anno non hanno subito rete. E per tutte le stagioni hanno espresso un gran calcio. Un calcio nel quale le qualità dei singoli sono spiccate, eccome, ma non hanno superato ad un occhio attento la forza del gruppo. Una difesa forte, costruita però su una cura della fase difensiva che parte fin dagli attaccanti e passa dallo straordinario lavoro dei centrocampisti. Un attacco stellare, rifornito però degnamente da un gioco che parte spesso dalle retrovie. Complimenti a questa Cattolica. Complimenti ai ragazzi e ai mister, complimenti a Bosi, Briganti, Bresci, al presidente attuale Cammilli e al presidente degli ultimi 17 anni Massimo Cerbai. Complimenti a tutti coloro che hanno contribuito ad allestire questo gruppo e a formarlo. Complimenti a Roberto Ferrini, che prima ancora che io ne vedessi le qualità, ha iniziato a parlarmi di questo gruppo, raccontandomi cosa faceva il sabato. O spiegandomi le differenze delle preferenze tra Barcellona e Real Madrid tra i tre gemelli. Roberto era lì al “Morgagni”, ne sono sicuro. E si è commosso anche lui. C’era, ne sono sicuro, anche Fabio Bresci: che viveva queste finali – come quelle delle rappresentative – da tifoso. Polo blu. Quella polo blu che indossavo al “Morgagni” di scudetti ne ha visti vincere tanti alle squadre toscane. Questo è quello che forse ha vissuto più da vicino. Assaggiando le qualità di un gruppo fuori dal comune, di una comunità che vive il calcio e lo sport secondo i valori più genuini, di un gruppo di genitori ironico e rispettoso. Ma non ci sono vittorie più o meno belle. Ciascuna ha le sue caratteristiche e tutte sono indimenticabili. Questa lo è per merito anche di un gruppo, come già detto, capace di fare di tutto: di giocare divinamente, di soffrire, di reagire. Giudizi. Difficile dare giudizi rispetto a questa gara sull’Urbetevere, che forse ha avvertito l’importanza della posta in palio. Anche i giocatori come Bertollini, Battistelli, Arcella, Gazzara, che solitamente hanno fatto la differenza, si sono visti poco. Merito di una Cattolica galattica, che fino al gol del 3-2 ha tenuto saldamente in mano il match. Dunque il migliore tra i ragazzi di mister Barba risulta Stefani, che da quando è entrato in campo ha cambiato la partita. Venendo ai ragazzi giallorossi, anche stavolta evitando di esprimere valori numerici, possiamo rilevare come Niccolò Carcani, pur non trovando il pallone nell’uscita del pareggio romano, risulta poi come sempre determinante con la parata in pieno recupero su Stefani. Masi disputa la terza prova a livello strepitoso di questa Final Six: davvero bravo per come si è adattato nel ruolo di terzino vista la defezione di Previtera, è stato una piacevolissima sorpresa e forse una delle chiavi del successo. La coppia Marconi-Gabbrielli, che forse non stonerebbe tra i professionisti, ha fatto ancora una volta differenza con intesa, forza, senso della posizione e oltretutto Gabbrielli ha avuto anche il merito di sbloccare il risultato. Perfetto, come sempre, Piero Carcani che spinge tanto quanto copre. Bettoni davanti alla difesa è il consueto leader: impossibile da superare nell’uno contro uno, interviene sempre a scoraggiare i mediani avversari. Grande intensità, come sempre, da parte di Cavaciocchi che dà tutto finché in campo, abbinando come sempre qualità a quantità in modo straordinario. Straordinario anche Di Blasio, che si spende in copertura, ma poi quando parte palla al piede è inarrestabile. Mazzei fa valere la sua tecnica sopraffina tra le linee e con la sua intelligenza calcistica ispira le punte ottimamente. Campagna fa la differenza, non solo per il gol ma per lo straordinario lavoro nel proteggere il pallone, nel far salire la squadra e nel dialogare con i compagni. Manetti è inesauribile, salta avversari a ripartizione, continua a segnare a raffica come nelle precedenti gare, si sacrifica nel lavoro senza palla. Positivo l’inserimento Rosi in mediana, bene anche Vannini nei minuti finali per alleggerire la pressione avversaria. Vallini e Somigli meritano un encomio. Lo avrebbero meritato anche perdendo la finale, per lo straordinario lavoro fatto in questi anni: ma anche negli ultimi settanta minuti della stagione la loro squadra è stata quasi perfetta. Dimostrando di meritare il titolo italiano: complimenti davvero! Cosimo Di Bari Urbetevere-San Michele Cattolica Virtus: 2-3 URBETEVERE (4-3-3): Giudice, Bertollini (39′ Zambrini), Saccuti (56′ Stefani), Gaspari, Friano, Bruschi, Battistelli, Arcella (42′ Lombardi), Marras (41′ Borriello, 68′ Calvigioni), Gazzara, Cuomo. A disp.: Coluccia, Scomazzon, Calvigioni, Lanari, Stefani, Picchi. All.: Pasquale Barba. SAN MICHELE CATTOLICA VIRTUS (4-3-1-2): Carcani Niccolò, Masi, Carcani Pietro, Bettoni, Gabbrielli, Marconi, Manetti, Cavaciocchi (47′ Rosi), Campagna, Mazzei (68′ Vannini), Di Blasio. A disp.: Basile, Previtera, D’Oria, Nannelli, Iacovitti, Carcani Tommaso, Nappa, Vannini. All.: Francesco Vallini. ARBITRO: Luca Angelucci di Foligno, coad. da Salvatore Tomarchio di Ravenna e Jacopo Goretti di Perugia (quarto uomo Alessandro Di Graci di Como). RETI: 8′ Gabbrielli, 20′ Gazzara, 37′ Campagna, 40′ Manetti, 58′ Stefani. NOTE: corner 3-3. Recupero 2’+4′. Commento di : pallonetoscano |